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Cronaca

Assolta dal processo per tangenti, la compagna le chiede di sposarla con un post su Facebook

Per il tribunale Cecilia D'Anna non ha commesso il fatto: era accusata di aver preso 5mila euro da imprenditore per convincere 3 consiglieri a votare il bilancio. E l'ex sindaco De Lucia celebra la giornata con una richiesta di matrimonio

“Assolta per non aver commesso il fatto”. E’ questo il verdetto emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere a carico dell’ex assessore del Comune di Maddaloni Cecilia D’Anna, coinvolta, insieme alla sua compagna (l’ex sindaco Rosa De Lucia, condannata a 3 anni e sei mesi dopo il patteggiamento della pena alcuni mesi fa) nell'inchiesta delle tangenti al Comune di Maddaloni. 

D’Anna, assistita dall'avvocato Mario Corsiero, finita agli arresti domiciliari per tre mesi, si era sempre dichiarata innocente, come riporta l’AdnKronos, dall'accusa di aver ricevuto dall'imprenditore Di Nardi 5mila euro da destinare a 3 consiglieri comunali perché votassero a favore la delibera di bilancio a Maddaloni. 

Secondo le accuse iniziali ci sarebbe stato un retroscena personale, considerato però di grande rilevanza dagli inquirenti, ovvero il "legame sentimentale" tra le due donne, "in virtù" del quale, scrisse il gip, "la D'Anna sarebbe stata complice del primo cittadino". Ma questa presunta "complicità" è stata totalmente smentita con la sentenza di assoluzione.

E proprio la sua compagna, Rosa De Lucia, ha voluto festeggiare, con un post su Facebook, la sentenza d’assoluzione con una frase che sembra una proposta di matrimonio vera e propria: “Ci hanno fatto sposare in ogni luogo e tempo, non credi sia arrivato il momento di farlo sul serio?”.

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