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Cronaca

"Nomina illegittima al liceo Manzoni", il Ministero in Cassazione insieme alla preside Vairo

Doppio ricorso dopo la condanna in Appello. L'Avvocatura dello Stato contesta la sentenza e vuole evitare anche il risarcimento

Il Ministro della Pubblica istruzione ricorre in Cassazione insieme all’attuale assessore del Comune di Caserta Adele Vairo dopo la condanna emessa dai giudici della sezione Lavoro della Corte d’Appello di Napoli sulla nomina della dirigente scolastica alla guida del Liceo Manzoni di Caserta.

All’assessora viene contestata l’assegnazione della guida dell’istituto scolastico di via De Gasperi. In primo grado, il tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva respinto il ricorso presentato dalla ‘collega’ Rosa Maria Clemente, mentre in Appello c’è stato un cambio di direzione dei giudici, che hanno anche rinviato gli atti al giudice di primo grado per valutare la richiesta di risarcimento di 175mila euro presentata dalla ricorrente.

Ma dopo non essersi costituita nel processo d’Appello, la Vairo ha deciso di presentare ricorso per Cassazione tramite l’avvocato Renato Labriola ed ora anche il Ministero ha deciso di diventare parte attiva del processo. In particolare, l’Avvocatura dello Stato (rappresentata da Alessandro Jacoangeli) contesta “un’erronea applicazione della normativa, avendo l’Amministrazione procedente, a differenza di quanto statuito dalla Corte territoriale, condotto la procedura di nomina di cui si discute nel pieno rispetto dei principi di trasparenza, terzietà e par condicio, procedendo alla valutazione delle domande effettivamente presentate sul posto vacante secondo criteri meritocratici ex art. 97 Cost. e art. 19 D. Lgvo. n. 165/01. Nel caso di specie non vi è stata alcuna violazione delle norme disciplinanti la procedura di mobilità e dei principi di trasparenza e pubblicità, essendo la dirigenza dell’Istituto “Alessandro Manzoni” di Caserta stata assegnata alla D.S. Vario mediante una procedura legittima e corretta”.

In particolare, il Ministero spiega “che la sede dell’I.S. Manzoni di Caserta non è stata affatto “tenuta nascosta”, ma non è stata indicata nell’elenco delle sedi allegato alla circolare per la mobilità 10643 del 14.06.2010 in quanto tale sede era al momento occupata dal D.S. Tuffariello. Le norme per la mobilità della dirigenza scolastica non impediscono, però, ad alcuno di indicare tre le sedi ambite anche quelle non in elenco, in quanto al momento occupate, nella possibilità che si rendano vacanti nel corso delle operazioni di mobilità. Nulla, dunque, vietava alla Dott.ssa Clemente, come a chiunque altro interessato, di inserire l’I.S. Manzoni tra le sedi prescelte, dal momento che pur non essendo in elenco al momento della presentazione delle domande avrebbe potuto rendersi vacante proprio a seguito delle operazioni di mobilità. E, anzi, prassi consolidata, oltre che opzione consentita e non censurabile ai sensi della normativa in materia, richiedere sedi “occupate” al momento dell’ordinanza. Coerentemente con la suddetta prassi la Prof.ssa Vairo, nella formulazione della sua istanza di mobilità regionale, ha indicato l’I.S. Manzoni, pur essendo tale sede al momento occupata da altro D.S.”.

Tant’è, sottolinea l’Avvocatura dello Stato, “il curriculum presentato dalla D.S. Vairo è stato comparato con quello di altri sei Dirigenti Scolastici che, pur non essendo l’I.S. Manzoni di Caserta inserito nell’elenco delle sedi vacanti e disponibili, avevano, in coerenza con la disciplina in materia di mobilità della Dirigenza Scolastica, richiesto tale sede nelle relative domande di mobilità presentate”. Per questo motivo, il Ministero chiede anche che non venga accolta la richiesta di risarcimento avanzata dalla ricorrente.

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