Assembramenti di giovani sotto al Comune, lo sfogo del sindaco: "I genitori hanno fallito"
Diversi gli interventi delle forze dell'ordine. Velardi pone l'accento sul fallimento dei modelli educativi
Assembramenti di ragazzi in piazza a Marcianise. Verso le nove di sera, di sabato, decine di giovani si sono fermati sotto alla Casa Comunale, a gruppi, senza alcun distanziamento e quasi tutti senza mascherina. Nel corso della serata, infatti, più volte sono intervenute le forze dell'ordine per far rispettare le norme anti Covid. A denunciarlo è stato il sindaco Antonello Velardi che, sui social, si è lasciato andare ad uno sfogo ponendo l'accento sul fallimento dei modelli educativi.
"Questi ragazzi che sciamano sono tutti minorenni e diventa complicato anche elevare una contravvenzione - ha spiegato il sindaco Velardi - Mi rendo sempre più conto che a nulla valgono le regole se non c'è la consapevolezza di volerle rispettare. Occorrerebbe un carabiniere o un poliziotto dietro ogni marcianisano. Queste scene sono la dimostrazione del grande fallimento dei nostri modelli educativi. Ma a fallire sono state le famiglie, i grandi sconfitti sono i genitori".
Intanto salgono i contagi da coronavirus in città. Secondo l'ultimo bollettino diffuso dall'Asl di Caserta, a Marcianise ci sono ancora 221 pazienti contagiati, di cui sedici registrati nelle ultime 24 ore. "I dati segnalano il coinvolgimento sempre di più dei minorenni e questi minorenni continuano ad avviarsi verso il Covid, ad incrociare la vita sul crinale della morte - ha affermato il sindaco - Mentre i loro genitori sono a casa, o magari anche loro per strada, o magari su Facebook a protestare per i pochi controlli. Senza chiedere ai figli dove sono stati, senza chiedersi perché i figli a quest'ora non stanno a casa come è d'obbligo secondo le norme anti-Covid".
"E' una partita persa, non c'è gara contro l'idiozia umana. Tra quelli che sabato sera erano sotto al Comune, ci saranno nei prossimi giorni dei nuovi positivi. E' inevitabile. E allora mi viene naturale pensare che bisogna conoscere il male per apprezzare il bene", ha concluso Velardi.