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Cronaca

Roberto Malinconico fa tappa in Israele e Palestina per la pace in Medio Oriente

Caserta - Continua l'impegno dell'associazione Melagrana sui temi della Pace e dei diritti negati con la partecipazione alla Settimana per la Pace in Medio Oriente dal 10 al 17 ottobre in Israele e Palestina. "In un quadro generale di grande...

Continua l'impegno dell'associazione Melagrana sui temi della Pace e dei diritti negati con la partecipazione alla Settimana per la Pace in Medio Oriente dal 10 al 17 ottobre in Israele e Palestina. "In un quadro generale di grande preoccupazione, in Italia e sul piano internazionale, avere un'attenzione militante a queste problematiche rappresenta l'argine minimo con il quale ciascuno di noi deve dire basta all'aberrazione della guerra e alla continua violazione dei più elementari diritti della persona." dichiara Roberto Malinconico, presidente dell'associazione e componente del Comitato per la Pace e i Diritti umani della Regione Campania, che precisa inoltre "questo viaggio, la presenza di tante sensibilità in quei luoghi martoriati, violati da una lunga guerra tra israeliani e palestinesi, vuole testimoniare la forte vicinanza a quelle popolazioni e al loro forte desiderio di vivere in pace. Dobbiamo costruire un mondo accogliente, governato dai diritti e che sappia declinare il verbo delle solidarietà diffuse e non quello prepotente delle armi e arrogante della negazione dei diritti." L'associazione Melagrana è presente nella delegazione della Regione Campania, oltre che con il presidente Malinconico, anche con il socio Enzo Passariello.
La settimana per la pace in Israele e Palestina, dal 10 al 17 ottobre 2009, è organizzato dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, la Piattaforma delle Ong italiane per il Medio Oriente e la Tavola della Pace in collaborazione con la Rete Europea degli Enti Locali per la Pace in Medio Oriente.
Il progetto, denominato "Il tempo delle nostre responsabilità" (Time to live up to our responsibilities), ha l'obiettivo di: rispondere all'invito del Presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, a raddoppiare gli sforzi per la pace in Medio Oriente; discutere e promuovere un ruolo costruttivo dell'Europa per chiudere il conflitto e saldare il suo debito storico con i popoli del Medio Oriente; andare incontro ai due popoli ed esprimere vicinanza e solidarietà a tutte le vittime del conflitto; vedere e conoscere direttamente la situazione; ascoltare le voci dei due popoli e promuovere il dialogo con tutti; portare un messaggio di pace, corresponsabilità e nonviolenza; proseguire e potenziare i progetti di cooperazione, assistenza umanitaria, solidarietà, dialogo e "diplomazia delle città".
Il viaggio in Medio Oriente è una tappa importante del cammino che porterà alla Marcia per la Pace Perugia-Assisi del 16 maggio 2010. Una marcia che deve aiutare a riscoprire il significato autentico del fare pace a partire dalle nostre città fino all'Onu, riconoscendo le responsabilità di ciascuno, persone, gruppi e istituzioni.
Il viaggio prevede dei momenti dedicati all'incontro, all'ascolto e al dialogo in Israele e nei territori palestinesi occupati. Ogni delegazione, inoltre, potrà effettuare gli incontri e le visite utili a proseguire i propri rapporti di solidarietà e progetti di cooperazione; una giornata sarà dedicata alla realizzazione del meeting "L'Europa per la pace in Medio Oriente"; altri momenti saranno dedicati all'incontro con i familiari delle vittime palestinesi e israeliane, e alla visita e alla conoscenza di Gerusalemme. Inoltre, ci sarà la visita al Museo dell'Olocausto di Gerusalemme, e incontri con autorità ed esponenti politici, autorità religiose, enti locali, associazioni, imprenditori, scuole e università israeliane e palestinesi; i rappresentanti dell'Unione Europea e dei paesi membri; i rappresentanti del sistema delle Nazioni Unite e delle organizzazioni internazionali presenti nei territori palestinesi.
Partecipano al progetto esponenti di associazioni e gruppi, amministratori locali, parlamentari italiani ed europei, giornalisti, scuole e gruppi di giovani.
Il viaggio a Gerusalemme, in Israele e nei territori palestinesi, è anche una grande occasione per raccogliere le testimonianze, le voci, le storie e le immagini intrise di dolore e di speranze di tante persone che spesso non hanno voce.

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