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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Felice a Cancello

Camorra, pregiudicato trovato in possesso di un fucile a canne mozze

San Felice a Cancello - Ennesimo colpo inferto dalla Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vice questore Rodolfo Ruperti, alla criminalita' organizzata casertana che, come e' noto, non e' diffusa solo in Casal di Principe e nei comuni dell'agro...

Ennesimo colpo inferto dalla Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vice questore Rodolfo Ruperti, alla criminalita' organizzata casertana che, come e' noto, non e' diffusa solo in Casal di Principe e nei comuni dell'agro aversano. Infatti, Maddaloni, S. Felice a Cancello e i comuni a ridosso tra la provincia di Caserta e l'agro nolano sono infestati da gruppi camorristici che nel passato si sono resi autori di delitti particolarmente efferati, basti ricondare la nota strage di Acerra scaturita a seguito dell'uccisione del fratello di Di Paolo Mario detto "u' pummarolaro", nel cui clan aveva un posto di rilievo il noto Massaro Clemente detto "o' pecoraio".
Sono passati anni, ma affiliati e fiancheggiatori del clan, nonostante i durissimi colpi subiti con la scomparsa del capo clan ed il pentimento di elementi di spicco, continuano a gestire attività illecite quali estorsioni e traffico di sostanze stupefacenti. Anche l'attenzione degli investigatori, seppure intensamente impegnati sul versante casalese, continua ad essere vigile, con una costante attivita' infoinvestigativa rivolta ai personaggi comunque vicini alle citate famiglie camorristiche.
Nella serata di sabato, sotto una pioggia battente, gli agenti della squadra mobile, dopo estenuanti servizi di osservazione ed appostamento, hanno fatto irruzione nell'abitazione del pregiudicato Mario Montefusco di anni 45, ubicata in San Felice a Cancello alla via Ponticello. L'abitazione e' in aperta campagna, raggiungibile solo attraverso una strada sterrata, e circondata da un vasto giardino recintato da mura di cemento armato. Proprio nel giardino, in una parte che appariva, nonostante la pioggia degli ultimi giorni, recentemente rimossa, gli agenti insospettiti hanno iniziato a scavare con una vanga ed hanno cosi' rinvenuto, accuratamente avvolto in fogli di cellophane, un micidiale fucile a canne mozze con matricola abrasa, ben oliato e perfettamente efficiente, completo di cartucce altrettanto micidiali, gia' inserite nelle camere di scoppio. Le modalita' dell'occultamento fanno ritenere che l'arma fosse tenuta pronta per essere usata nei prossimi giorni.
In proposito il Montefusco si e' chiuso in un silenzio eloquente in linea con l'omerta' tipica dei "migliori" delinquenti. Informato dell'arresto, il magistrato di turno presso la procura della repubblica di S. Maria C.V., disponeva che il Montefusco, che ha nominato suo difensore l'avvocato Crisci clemente del foro di S. Maria C.V., fosse tradotto presso la casa circondariale, ove rimarra' in attesa di essere sottoposto al relativo processo.

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