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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Raviscanina

Omicidio colposo: assoluzione per automobilista

Raviscanina - Si è concluso venerdì 6 giugno il calvario giudiziario di Paolo Pinelli, cittadino di Raviscanina, accusato di omicidio colposo a seguito di un ritenuto investimento stradale occorso alcuni anni fa.Il Giudice del Tribunale di...

Si è concluso venerdì 6 giugno il calvario giudiziario di Paolo Pinelli, cittadino di Raviscanina, accusato di omicidio colposo a seguito di un ritenuto investimento stradale occorso alcuni anni fa.
Il Giudice del Tribunale di Piedimonte Matese, dott. Severino Antonucci, ha difatti assolto il Pinelli dall'accusa di omicidio colposo perchè il fatto, come fomulato nel capo di imputazione, non sussiste.
Il procedimento penale prese le mosse a seguito del tragico episodio occorso nell'aprile del 2003 sulla strada provinciale che dai Quattroventi conduce a Raviscanina, quando si verificò, all'altezza della località Case Albanesi, la caduta sul selciato di Rao Angela, di 83 anni, la quale attraversò la strada proprio mentre transitava la vettura condotta dal Pinelli.
La donna subì gravi lesioni a seguito delle quali, dopo sei mesi di cure ospedaliere dapprima presso l'ospedale di Caserta e poi in una clinica romana a seguito di complicanze, decedé lasciando a sé supersiti il fratello ed il figlio, Luigi De Sisto, avvocato trapiantato da anni nella capitale.
Il procedimento penale a carico del Pinelli, che superò anche il vaglio del Giudice per l'Udienza Preliminare, sfociò nel processo che ha impegnato negli ultimi due anni e mezzo il giudice penale di Piedimonte Matese.
Sentiti vari testimoni, tra i quali il conusulente medico nominato dalla Procura ed anche i carabinieri intervenuti a seguito del tragico evento, si è appurato che nessuno assistette al presunto investimento.
All'esito della requisitoria finale, celebrata venerdì scorso, quando tutto sembrava però propendere inesorabilmente per la condanna dell'imputato così come richiesta sia dal Pubblico Ministero che dall'avvocato difensore della parte civile, direttamente venuto insieme al suo assistito dalla città capitolina, il giudice monocartico pedemontano ha accolto in pieno la tesi difensiva dell'avvocato Massimo Amato, difensore dell'imputato, che ha saputo convincere il Tribunale della mancanza di responsabilità del Pinelli nel cagionare la morte della sig.ra Rao così come era stato ipotizzato nel capo d'accusa formulato dalla Procura.
Grande stupore e delusione della parte civile e del suo difensore capitolino, che negli atti conclusivi avevano avanzato, in danno del Pinelli e della compagnia assicurativa della vettura da quest'ultimo, una provvisionale non inferiore a 500.000 euro.
Al contrario, si è notata visibile soddisfazione da parte dell'avvocato Amato, che ha saputo smontare con convincenti argomenti giuridici l'impianto accusatorio mosso nei confronti del suo assistito.Tra circa un mese si conosceranno le motivazioni dell'assoluzione.

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