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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

'Scienza e fede', incontro con il Meic

Caserta - Un'occasione unica per riflettere sul delicato rapporto tra scienza e fede offerta dal M.E.I.C., il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale di Caserta presieduto dal magistrato Oscar Bobbio. Un'occasione di notevole spessore etico e...

Un'occasione unica per riflettere sul delicato rapporto tra scienza e fede offerta dal M.E.I.C., il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale di Caserta presieduto dal magistrato Oscar Bobbio. Un'occasione di notevole spessore etico e culturale con la presenza del vescovo mons.
Raffaele Nogaro, dell'assistente ecclesiastico don Elio Catarcio, dei soci del Movimento e di un folto pubblico intervenuto nella biblioteca dell'Episcopio per discernere le coordinate di questo problema nodale del mondo di oggi secondo studiosi d'eccezione, Raffaele Prodromo dell'Istituto Italiano di Bioetica, Andrea Vicini dell'Università Teologica Italia Meridionale e Lorenzo Chieffi preside della Facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università di Napoli.
Al saluto del presidente Bobbio ha fatto seguito l'interessante introduzione del preside Chieffi sul tema dell'incontro: "Scienza e fede - Per un impegno comune: dialogare e discernere".
Secondo il costituzionalista Chieffi "al vertice della Carta Costituzionale vi è l'uomo come persona e la sua salvaguardia. La libertà della scienza deve coniugarsi con questo principio. L'autonomia dell'individuo sta nel diritto di decidere della propria vita a condizione che vi sia coscienza. Di qui la necessità del dialogo come tramite al discernimento". Sul rapporto tra la scienza e l'uomo di fede si è incentrata la relazione di Raffaele Prodromo nei suoi forti riferimenti al creazionismo, al fondamentalismo religioso, al significato della laicità e all'impegno politico dei cattolici. "Alla scienza tocca la verifica della realtà empirica, all'etica teologica si richiede la valutazione della fattualità". Un difficile intreccio che Andrea Vicini ha ricostruito nel ruolo dell'uomo "come agente morale", per il quale scienza e fede non possono ignorarsi reciprocamente. Di qui il richiamo al principio del bene comune, al quale "l'uomo agente morale deve puntare per esprimere la sua libertà e anche la sua responsabilità". Relazioni ricche di spunti per un pubblico attento, che ha seguito, condiviso e, a conclusione, animato un interessante dibattito per ulteriori riflessioni ed interrogazioni ai relatori. Un M.E.I.C. ancora una volta promotore e conduttore di un incontro di approfondimento, che non è fine a se stesso, ma che vuole offrire le coordinate a quanti, nell'esercizio della propria professionalità, si imbattono ogni giorno nel difficile rapporto tra scienza e fede, al quale solo il dialogo, il confronto e il discernimento possono dare risposte valide e sempre attente alla dignità dell'uomo. Un M.E.I.C. per rispondere con fermezza agli interrogativi del mondo globale e dare voce alla coscienza, come si legge sull'invito - programma con le parole di M. L. King: "Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti".

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