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Cronaca Marcianise

Blitz antidroga, scacco al clan Belforte: 26 fermi

Marcianise - Un'operazione antidroga condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Caserta e della compagnia di Santa Maria Capua Vetere e' stata condotta a Caserta, Napoli, Salerno e Taranto. Il bilancio e' di 26 persone fermate, con...

Un'operazione antidroga condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Caserta e della compagnia di Santa Maria Capua Vetere e' stata condotta a Caserta, Napoli, Salerno e Taranto.
Il bilancio e' di 26 persone fermate, con l'accusa di associazione per delinquere, finalizzata al traffico internazionale di marijuana e hashish.
L'operazione e' stata coordinata dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Secondo gli inquirenti l'organizzazione avrebbe gestito l'importazione della droga dall'estero fino al casertano. L'attivita' investigativa, iniziata nei mesi scorsi ha portato nel corso del tempo al sequestro di 78 chilogrammi di marijuana, 6 di hashish e all'arresto di 16 persone.
I fermi sono avvenuti a Marcianise, Capodrise, Santa Maria Capua Vetere, San Prisco, Casapulla, tutte localita' del casertano, e a Napoli, Salerno e Taranto. Complessivamente sono 25 i provvedimenti emessi dai pm della Direzione distrettuale antimafia, accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di ingenti quantitativi di marijuana e hashish, con l'aggravante di aver agito al fine di agevolare il clan Belforte, attivo a Marcianise. L'attivita' investigativa, coordinata dalla Dda, ha avuto inizio ad opera dei carabinieri di Marcianise lo scorso mese di marzo. I militari per le loro indagini hanno eseguito numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, e pedinamenti.
L'indagine avrebbe accertato l'esistenza di "un vero e proprio sodalizio criminoso, con struttura verticistica - spiegano i pm in una nota - dedito al traffico internazionale di stupefacenti per conto del clan Belforte, al cui vertice vi e' Zarrillo Francesco, 38 anni, di Capodrise, pluripregiudicato, sorvegliato speciale, attuale reggente del clan a seguito dei numerosi provvedimenti custodiali che hanno interessato i vertici dell'organizzazione".
Zarrillo, cugino della moglie di Salvatore Belforte, avrebbe imposto, in virtu' di una scelta del clan, risalente ad almeno una decina di anni fa, che la gestione dei mercati della droga nei comuni controllati dal clan fosse appannaggio esclusivo del cartello camorristico egemone in quel territorio".
L'indagine avrebbe anche evidenziato che l'intera provincia di Caserta e' invasa dalla droga e che per gli ingenti introiti derivanti dalla vendita delle sostanze stupefacenti il clan Belforte, attraverso una fitta rete di uomini avrebbe controllato non solo la distribuzione ma anche il territorio "affermando il proprio predominio anche in questo settore delle attivita' illecite".
Gli inquirenti avrebbero anche accettato la presenza di diversi livelli nell'attivita' di approvvigionamento, fornitura e smercio della droga. A organizzare il traffico di droga dall'Olanda all'Italia sarebbe stato Francesco Zarrillo al quale era collegato Vincenzo Nocera, incaricato della vendita nelle singole piazze. Le risultanze investigative dei carabinieri avrebbero trovato conferma nelle dichiarazioni di 5 collaboratori di giustizia, Antonio Gerardi, Giacomo Nocera, Vincenzo Maiello, Pietro Nocera e Michele Froncillo.
Si tratta di personaggi un tempo gravitanti nell'orbita del clan Belforte "i quali hanno corroborato il quadro indiziario -scrivono in una nota i pm della dda- gia' di per se solido grazie all'articolata attivita' d'indagine effettuata dai carabinieri di Marcianise, fornendo informazioni utili alla ricostruzione delle gerarchie e delle strategie del clan e alla riconoscibilita' del traffico di droga al clan Belforte".

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