rotate-mobile
Cronaca Caiazzo

Rom: storia di Zvonimir da calciatore a mendicante

Caiazzo - La storia di Zvonimir da mancato calciatore a mendicante! Si guadagnano fino a 500 euro al giorno, però non bastano mai! E non è vero che siamo tutti ladri! Ogni anno, nella ricorrenza di Ognissanti e conseguentemente del 2 Novembre, i...

La storia di Zvonimir da mancato calciatore a mendicante! Si guadagnano fino a 500 euro al giorno, però non bastano mai! E non è vero che siamo tutti ladri! Ogni anno, nella ricorrenza di Ognissanti e conseguentemente del 2 Novembre, i cancelli dei Cimiteri sono letteralmente presi d'assalto dai cosiddetti “zingari” che quest'anno, almeno dove hanno fatto rispettare la legge, devono fare a meno di questuare con i minorenni. A Caiazzo, almeno ieri per chi legge i Vigili Urbani e in particolar modo il Responsabile Pietro Del Bene è intervenuto in più occasioni e pare che sia rimasta solo una donna a piantonare il cancello del Cimitero di via Madonna delle Grazie, mentre un'altra chiedeva l'elemosina o meglio l'offerta a chi parcheggiava lungo la strada. Noi abbiamo incontrato un ragazzo di 19 anni, Zvonimir, nativo di Zagabria ora Croazia, all'epoca in piena guerra civile. Zvonimir “accompagna” le sue sorelle presso i Cimiteri della zona (sono undici fratelli otto femmine e tre maschi) e si occupa che tutto fili lisci, nel senso che mentre gli altri questuano lui e un altro ragazzo dell'accampamento di “Pascarola”, ovvero Caivano compiono il giro per proteggerle da aggressioni (è capitato più volte). Allora Zvonimir perché vi limitate a chiedere soldi e non andate a lavorare, come semplicemente fanno tutti gli altri? “Per due motivi, primo perché la vita da nomadi che facciamo non ci permette di sostare più di due mesi nella stessa città, anche se nell'arco di un anno tocchiamo sempre le stesse località alternandoci, poi perché sembra facile, ma se non trovano lavoro gli italiani, lo possiamo mai trovare noi”? Ma una vita appesa alla benevolenza degli altri, è vita secondo te, che sei parte della nuova generazione? “Non è vita e purtroppo non sono parte della nuova generazione, perché a 19 anni ho già due figli uno di quattro anni e uno di sette mesi e devono mangiare!”. Ma la fame spinge anche a commettere reati? “Non andiamo mai a rubare! Ci tengo a precisarlo perché chi lo fa è agganciato a bande di albanesi o romeni che, almeno per quanto riguarda la mia famiglia (quaranta persone,ndr) è letteralmente impossibile. Otto anni fa a Bitritto in Puglia hanno ucciso un mio zio e da allora li vediamo solo come bestie!”. Riuscite con un semplice atto di generosità a vivere dignitosamente? “Guarda singolarmente è capitato di portare a casa anche 400 - 500 euro al giorno, per un somma di circa 4.000 euro quando è andata veramente bene, però su quei soldi mangiano 40 e oltre persone! Personalmente non trovo giovamento da questo tipo di vita, avrei voluto nascere ricco o come dite voi 'figlio di papà' ma sono nato in una tribù (cosiddetta) e ho diritto a vivere sia io che mia moglie e i miei due figli. Guarda io mi chiamo Zvonimir perché mio padre era tifoso della Dinamo Zagreb e all'epoca che nacqui in quella squadra giocava un certo Zvonimir Boban, l'ho anche conosciuto e dovevo iniziare a giocare con la Dinamo, ma poi la guerra ha fatto tutto il resto. Se non c'era quella maledetta guerra molti di noi oggi eravamo in Croazia! Ti prego amico di ricordare che noi non rubiamo!” Ciao Zvonimir mancato “Boban” e in bocca al lupo!

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rom: storia di Zvonimir da calciatore a mendicante

CasertaNews è in caricamento