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Cronaca Aversa

Estorsioni nell'aversano: 3 arresti di cui uno finanziere

Aversa - Un finanziere e due presunti appartenenti alla cosca capeggiata da Francesco Bidognetti, detto 'Cicciotto e' mezzanotte', Crescenzo Verolla, di 30 anni e Salvatore Spenuso, 34, sono stati arrestati dagli agenti del commissariato di...

Un finanziere e due presunti appartenenti alla cosca capeggiata da Francesco Bidognetti, detto 'Cicciotto e' mezzanotte', Crescenzo Verolla, di 30 anni e Salvatore Spenuso, 34, sono stati arrestati dagli agenti del commissariato di Aversa con l'accusa di estorsione, aggravata dal metodo mafioso. I tre sono accusati di avere messo sotto estorsione negozianti e imprenditori, costretti a pagare una tangente all'arrivo di ogni festivita'.
Il finanziere e' stato rinchiuso nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere mentre gli altri due sono stati condotti in una cella del carcere riservato ai delinquenti comuni a Santa Maria Capua Vetere.
Il finanziere arrestato si chiama Giovanni Vesotto, 32 anni. I tre arrestati avrebbero messo sotto estorsione, in particolar modo, due imprenditori di Lusciano, zona dell'agro aversano. Le estorsioni -secondo gli investigatori del commissariato di Aversa- sarebbero state poste in essere in un periodo compreso tra il 2006 e la primavera del 2007.
Subito dopo il suo insediamento il questore di Caserta, Carmelo Casabona aveva subito puntato la sua attenzione sul fenomeno delle estorsioni, sollecitando la Squadra mobile e i commissariati di frontiera a rafforzare, ulteriormente, la propria attenzione sui clan specializzati in questo tipo di attivita' delinquenziale.
Negli ultimi anni, nell'area a nord di Napoli, il clan capeggiato da Antonio Cennamo detto 'Tanuccio o' malommo' e' diventato egemone. Ormai, la cosca domina a Crispano, Cardito, Frattamaggiore, Frattaminore e Caivano. Il clan trova la maggiore fonte di guadagno nell'attivita' usuraia ed estortiva, cui sono sottoposti commercianti e imprenditori.
I carabinieri di Casoria ricordano un episodio avvenuto il 24 maggio 2004, quando, nel corso della festa dei gigli di Crispano, fu esposta una gigantografia che raffigurava Cennamo, all'epoca detenuto, con la scritta 'tutto questo e' solo per te'. La foto fu sequestrata dai carabinieri e scattarono le indagini allo scopo di identificare gli autori di quella manifestazione di affetto nei confronti del camorrista.

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