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Cronaca

Giornalisti non citano fonte: denunciati

Caserta - Il copia e incolla nelle redazioni di “qualche” giornale campano è pratica quotidiana. Un fenomeno che l’Ordine dei Giornalisti ignora. Ordine (una casta)- inutile e dannoso- che ha l’unico scopo di rastrellare la tassa annuale...

Il copia e incolla nelle redazioni di “qualche” giornale campano è pratica quotidiana. Un fenomeno che l’Ordine dei Giornalisti ignora. Ordine (una casta)- inutile e dannoso- che ha l’unico scopo di rastrellare la tassa annuale d’iscrizione. Giornali che pubblicano tranquillamente articoli fotocopiati - senza citare la fonte- e senza corrispondere il relativo compenso. Articoli clonati, fedelissime riproduzioni- con una sola variante: la firma – che è dell’articolista “copione”. Uno scippo facile. Basta, infatti, selezionare, cliccare copia, poi incollare e l’articolo è “redatto” in pochissimi secondi. Alla faccia di chi ha fatto ricerche, interviste, dozzine di km. Vittima prediletta di questo sistema giunta all’esasperazione- è Giuseppe Sangiovanni- giornalista free lance di Caiazzo-collaboratore di quotidiani, settimanali e trasmissioni televisive nazionali- costretto suo malgrado- a denunciare due note firme casertane, e relativi responsabili delle redazioni. “Una situazione che ha raggiunto ormai il top. Da anni- i miei articoli vengono sistematicamente saccheggiati e scopiazzati, senza indicazione della fonte. Articoli firmati da altre persone. Nomi dei giornali che saccheggiano i pezzi? “Più di un giornale fa incetta delle mie news: scopiazzando le notizie con fare arrogante. Giornalisti che finora hanno creduto di scrivere per il Times- sorpresi a rubare la marmellata. I due ultimi clamorosi copia e incolla- scoperti – riguardano, l’uno -un veterano ed esperto giornalista de Il Mattino (è stato anche responsabile redazionale della sede casertana)- l’altro, un affermato giornalista-scrittore- che collabora/va con Repubblica- sede di Napoli. Entrambi con lo stesso vizietto. Entrambi avvisati cordialmente tramite missiva (senza riscontro)- prima di agire legalmente. Un modo davvero formidabile di fare informazione, con news riciclate e “incollate”. Mi chiedo: Dove sono i direttori di questi giornali? Cosa controllano? E l’Ordine dei giornalisti di Napoli- come mai non interviene? Sono stufo di questa situazione. Non ne posso più. D’ora in poi- chi proseguirà nella pratica, sarà da me perseguito con gli strumenti che la legge prevede- e messo alla “gogna”- evidenziando gli scippi sulla carta stampata “libera” e nelle sedi competenti. Prodezze, che se pubblicizzate, dovrebbero far saltare i responsabili delle redazioni. É arrivata l’ora che l’Ordine e i direttori dei giornali si sveglino dal torpore”. Vita dura- quindi- si annuncia per i “giornalisti” amanti del copia e incolla. Homo, homini lupus? “Sono stato costretto a farlo, con modi garbati ho cercato di evitare la vergogna. Non è successo nulla. A questo punto i due “onnipotenti” giornalisti (direttori compresi)- dovranno rispondere- nelle sedi opportune. Userò, inoltre- tutti gli strumenti mediatici a mia disposizione per denunciare la vergogna”. In arrivo un bel tapiro per i responsabili- ordinato stavolta dallo stesso free lance caiatino? O, sarà Libero, il giornale di Vittorio Feltri, a denunciare la vergogna? (ndr. il free lance di Caiazzo, ha collaborato anche quest’anno con Fabio e Mingo di Striscia la Notizia, con il giornale di Feltri, Mi Manda Raitre, Piazza Grande- portando all’attenzione nazionale numerosi casi eclatanti, spesso risolti- dopo la denuncia giornalistica o dopo il passaggio televisivo). “ Da tutte le redazioni di giornali -radio e televisioni nazionali- conclude Sangiovanni- mi chiamano per news da me trattate, per approfondirle, concordare servizi, menzioni, ospitate e compensi. A Caserta- invece, si copia, si incolla tranquillamente”. Un calderone, pronto a scoppiare con chi calpesta l’etica professionale.

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