Camorra ed Emergenza Rifiuti: 10 arresti della Dda di Napoli

Camorra e corruzione all'ombra dell'emergenza rifiuti. L'indagine condotta dalla guardia di Finanza di Mondragone e coordinata dai pm della Dda di Napoli, Raffaele Cantone e Alessandro Milita, ha portato all'arresto in totale di dieci persone (due ai domiciliari), tra i quali vari esponenti della camorra, funzionari pubblici e imprenditori. Ma l'inchiesta non si ferma qui. Gli indagati sarebbero alcune decine, e si salirebbe molto più in alto.
Il centro dell'indagine è la Eco 4, società mista, col 51% delle azioni in mano ai comuni e il 49% ai privati, «di fatto alla camorra», commentano gli inquirenti. Una rete completa. Tra gli indagati c'è infatti un funzionario dell'Ispettorato del Lavoro di Caserta, componente del Gruppo Ispettivo Antimafia, operante presso la Prefettura di Caserta, addetto, tra l'altro, al rilascio della certificazione antimafia. Un personaggio definito dagli inquirenti «a disposizione» di Michele Orsi dal quale accettava di essere «retribuito» in cambio della rivelazione di notizie riservate relative all'iter del procedimento, arrivando a consegnare materialmente documenti "top secret". Non l'unico corrotto. Vi è, infatti, anche un ispettore della Polizia in servizio presso la Questura, che abusando «della sua qualità e funzioni», faceva ottenere a Orsi il porto d'armi.