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Cronaca

Antonietta De Lillo ospite de 'I film della mia vita'

Napoli - Antonietta De Lillo è la regista protagonista del terzo incontro-conferenza della rassegna “I film della mia vita”, un progetto realizzato dalla Mediateca S. Sofia del Comune di Napoli, assessorato alle Politiche Giovanili - Servizio...

Antonietta De Lillo è la regista protagonista del terzo incontro-conferenza della rassegna “I film della mia vita”, un progetto realizzato dalla Mediateca S. Sofia del Comune di Napoli, assessorato alle Politiche Giovanili - Servizio Giovani, in collaborazione con la Scuola di cinema Pigrecoemme.
Venerdì 12 alle 16.00, presentata da Corrado Morra, docente di Sceneggiatura della Scuola di cinema Pigrecoemme, la cineasta, attraverso frammenti e sequenze di film da lei scelti, presenterà una serie di appunti visivi che rappresentano la sua "memoria" cinematografica: «Non ho scelto deliberatamente di fare questo mestiere: in qualche modo mi sono lasciata trasportare dagli eventi, dalle combinazioni della vita... e mi sono ritrovata a fare forse il più bel lavoro possibile, quello di immaginare mondi diversi, cercando di dar loro una forma e un senso. Il cinema non è la mia vita e non pretende di esserne un surrogato, perché è solo un mezzo che mi è necessario per tentare di interpretare ciò che mi circonda e ciò che è dentro di me: il bello di questo lavoro forse è proprio quello di trovare un punto d'incontro tra ciò che è dentro di noi e ciò che fuori.
«Il 12 gennaio ripercorrerò la mia memoria visiva partendo da un film televisivo di Lina Wertmuller, “Il giornalino di Gian Burrasca”, primo passo di un viaggio che parte quindi dalla mia infanzia. Non ho scelto i film con uno sguardo professionale, piuttosto mi sono lasciata trasportare dai ricordi e dalle emozioni che alcuni titoli mi avevano lasciato dentro. Questa è stata una bella occasione per rivederli ed avere anche la piacevole sorpresa di ritrovare le stesse emozioni di allora e costatare che il tempo non mi ha ingannato. Naturalmente non mancheranno i legami con alcuni miei lavori: il mio debutto è avvenuto nel 1986 con “Una casa in bilico”, in cui sono protagonisti tre anziani, e allora ebbi come riferimento “Umberto D.” di Vittorio De Sica, entrando senza difese nella solitudine del protagonista. Oppure “C’era una volta in America”, che è stato la fonte d'ispirazione della struttura narrativa e temporale del mio film più recente, “Il resto di niente” (David di Donatello per i costumi; candidato a 5 Nastri d’Argento; vincitore di 5 Ciak d’Oro, vincitore del Premio Flaiano; candidato agli Oscar per l’Italia). Rivedere il film di Sergio Leone mi ha confermato che l'Italia, pur essendo geograficamente piccola, ha un memoria cinematografica importantissima, un patrimonio culturale enorme che ci appartiene, una grande eredità. Dovremmo spesso ringraziare e avere riconoscenza per nostri Maestri, perché senza memoria non può esistere né un buon presente, né un buon futuro».
Al momento Antonietta De Lillo è impegnata nella scrittura del suo nuovo lungometraggio, «un po’ documentario e un po’ finzione - spiega la regista - perché sarà un progetto che tenta di raccontare la realtà attuale. Un film sul falso e sulla menzogna che invadono la nostra vita pubblica e privata, affossando il vero e rendendo il mondo un enorme set di un insensato film di serie Z . Anche questo film ha un aggancio con un ricordo cinematografico: “F for Fake” di Orson Welles».
L’ultimo incontro per il festival “I film della mia vita” sarà con il regista Stefano Incerti, venerdì 19 gennaio 2007, ore 16.

Per informazioni Mediateca S. Sofia: tel. 081 456425
Scuola di Cinema Pigrecoemme: tel. 081 5635188 / www.pigrecoemme.com

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