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Cronaca Caiazzo

Polemiche dopo crollo vetrata sul corteo funebre

Caiazzo - Torna di attualità il problema gestionale delle Opere Pie Riunite in seguito al crollo, da un rudere dell’Ente, di una vetrata che solo per un pelo non ha investito i partecipanti ad un corteo, andandosi a schiantare sul carro funebre...

Torna di attualità il problema gestionale delle Opere Pie Riunite in seguito al crollo, da un rudere dell’Ente, di una vetrata che solo per un pelo non ha investito i partecipanti ad un corteo, andandosi a schiantare sul carro funebre. Con una lettera aperta alla stampa ed alla cittadinanza, alcuni cittadini che si definiscono “pro Caiazzo e contro nessuno” da tempo hanno denunziato il problema, tuttavia la situazione strutturale non è cambiata se non in peggio e l’attuale consiglio di amministrazione, nominato dall’ex sindaco Sorbo pochi giorni prima che fosse defenestrato dai suoi stessi ex sostenitori, continua a deliberare, peraltro senza che dagli atti si evinca la decadenza di un componente mai surrogato. Dalla missiva, che ora qualcuno sarebbe intenzionato ad inviare alla Procura della Repubblica per verificare eventuali omissioni colpose, già all’epoca veniva denunciato che: “Il complesso edilizio delle Opere Pie sta cadendo a pezzi! Una comunità che non comprende la necessità del recupero e del riuso di questi spazi è ottusamente incapace di valutare le potenzialità in termini di rilancio e di ripresa del centro antico della nostra città e imperdonabilmente responsabile del suo abbandono economico. Caiazzo deve improrogabilmente trovare una sua dimensione e riappropriarsi della sua identità! Per offrire una prospettiva di speranza ai nostri giovani, non è più possibile rinviare decisioni; è al contrario assolutamente necessario programmare lo sviluppo del nostro territorio attraverso la valorizzazione di tutte le risorse di cui esso dispone. I contenitori delle OO.PP. rappresentano una grande opportunità per avviare questo processo. É giunto il momento per i nostri amministratori di lanciare un segnale forte, affinché imprenditori locali o di importazione sappiano in che direzione indirizzare i loro investimenti e le loro iniziative. É opportuno ricordare il grande valore dei beni culturali, tanto come strumento per recuperare l’identità quanto come veicolo di iniziative economiche e occupazionali. Sembra superfluo chiedersi quali altre prospettive possa offrire il nostro paese”. Ai posteri l’ardua sentenza.

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