rotate-mobile
Cronaca

Dal Cocncilio Vaticano II ad oggi. Breve antologia

Ischia - Nellampio panorama della musica moderna che si esprime in svariate forme, ritmi e canzoni dautori e cantanti alla moda che manifestano sentimenti di gioia, tristezza, amore, pace, amicizia cè posto anche per i giullari di Dio come San...

Nellampio panorama della musica moderna che si esprime in svariate forme, ritmi e canzoni dautori e cantanti alla moda che manifestano sentimenti di gioia, tristezza, amore, pace, amicizia cè posto anche per i giullari di Dio come San Francesco, autori di canti popolari come SantAlfonso, menestrelli religiosi, cantautori di Dio, semplici cantastorie dellamore del Signore verso le sue creature?
Non solo i mostri sacri nellélite dei cantanti di musica contemporanea si sono cimentati su vari testi di Vangeli autentici e apocrifi o elaborazioni di messaggi spirituali, ma sono nati sempre più numerosi compositori, artisti, cantanti che hanno inciso valide canzoni di ispirazione cristiana con le finalità più varie:
- per approfondire la catechesi,
- per accompagnare riflessioni sulla Parola di Dio,
- per scandire giornate associative e favorire il dialogo,
- per interiorizzare proposte formative in spettacoli e recitals
il tutto in teatri, stadi, ritrovi, piazze, discoteche come in Parrocchia, feste religiose, meeting, kermesse musicali, festival
Insomma, questa musica che coinvolge tutti, persone dogni età, è diventata fonte di dialogo, di confronto, di annuncio, di evangelizzazione e certamente crea unatmosfera di gioia e simpatia.
Lautore del libro che con tanta amicizia e stima presento, ha il grande merito di essere stato un antesignano dei compo­sitori di musica moderna religiosa e anche ad alto livello artistico, sin dagli anni 60, quando imperavano solo grandi cantautori o complessi musicali di fama internazionale.
Questo excursus storico-musicale di Don Stefano Varnavà fa sintesi dei più noti cantautori e compositori di ispirazione sacra che continuano ancora oggi a proporre, con le loro canzoni diffuse dappertutto, lannuncio del Vangelo inserito in un contesto esistenziale e valori fortemente cristiani e profondamente umani.
A mia volta, secondo la mia personale esperienza in materia, dopo aver preso a piene mani, dal vasto repertorio dei cantautori come D. Modugno, A. Celentano, F. De Andrè, G. Bécaud qualche canzone a sfondo religioso, la conoscenza delle musiche prima di S. Varnavà e A. Duval, e poi di G. Cento mi aveva appagato nelle mie catechesi musicali in campo giovanile-vocazionale.
Più tardi, sollecitato da profondi e poetici testi di Bruno Forte (attuale Arcivescovo di Chieti-Vasto) che mi toccavano dentro, ho cominciato anchio a rivestirli di note, componendo varie canzuncelle per esprimere i miei sentimenti, valori, realtà vissute e proporle negli incontri spirituali, frequenti nella mia missione.
Questo genere spirituale dei musicisti religiosi ha trovato vasta attuazione nella produzione prima in dischi, LP e poi musicassette, CD, DVD, raccolte di spartiti musicali, ma senza mortificare la prospettiva di veicolare, in presa diretta con il pubblico, la testimonianza di vita, i contenuti vicini alla sensibilità della nostra gente, secondo lambiente e la mentalità del tempo, ma sempre densi di messaggi spirituali.

INTRODUZIONE
A proposito di questa Breve antologia della canzone religiosa dal Concilio Vaticano II a oggi ho ricevuto parecchi scritti come questo di don Paolo Baldisserotto di Bolzano:
Cè bisogno di una vera storia (della canzone religiosa italiana) per le nuove generazioni, per chi canta nei cori o in gruppo nelle Parrocchie, per la cultura del canto sacro, per i gruppi liturgici, per dar consapevolezza della varietà e dellevoluzione, per dare il giusto riconoscimento agli autori del lavoro fatto, per far conoscere la ricchezza delle espressioni (penso al genere musicale religioso).
A questo punto io mi sono accinto al compito di scrivere questa breve antologia perché sono un po la memoria della specie. Sono cose che ho vissuto di persona e che rischiano di perdersi nel marasma delle cose che passano. Se invece vengono scritte, qualcosa rimane.
Questa mia è una testimonianza di chi è stato presente, che serve anche per chi non è più presente, per confermare levolversi del fenomeno musicale religioso che, se anche ignorato dalla critica ufficiale, ha avuto il suo piccolo peso nellevolversi della musica stessa.
Il fatto che le canzoni profane attuali ricalchino il periodo dal 1960 al 1980 è significativo. Quello che è avvenuto in quel periodo non si è più ripetuto se non marginalmente, e le canzoni dal 1960 al 1978 sono quelle che ancor oggi ci rallegrano e ci lasciano stupiti per la capacità di interpretare i nostri problemi quotidiani.
Quanto è avvenuto nella canzone profana italiana è avvenuto anche nella canzone religiosa, più sommessamente, ma ha lasciato il segno in quello che è avvenuto 20 anni dopo, dal 1980 al 2000.
Conoscere quanto sia stato difficile proporre una canzone cristiana a quei tempi, dove cera posto, fatte poche eccezioni, solo per la canzone profana, è importante per capire come oggi, sviluppandosi la presenza di Editrici cattoliche come le Paoline, lElledici, la Rugginenti Editore e la Pongo, è diventato più semplice far produrre un CD di musica cristiana, che non avrà la tiratura di 100.000 copie ma che, pur raggiungendo lesigua tiratura di un migliaio di copie, arriva a coprire tutte le attese delle comunità cristiane, anche perché la produzione cristiana attuale si è ridotta a un dialogo tra il cantautore e Dio, e non affronta più quelle problematiche di fede vissuta estensibile anche ai cosiddetti lontani.
Cosa significa: un cantarsi addosso, e nei propri ambienti? E il non capire che i cosiddetti lontani aspettano da noi un dialogo che metta in discussione tanti problemi che esistono al di fuori del cristianesimo, ma che fanno comunque riferimento a esso.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dal Cocncilio Vaticano II ad oggi. Breve antologia

CasertaNews è in caricamento