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Cronaca Caiazzo

Vende rene per curare il figlio? Interviene Sgueglia

Caiazzo - La notizia, riportata con gran risalto da alcuni organi di informazione locale, di un disoccupato caiatino che intenderebbe vendere un rene per curare il figlio gravemente malato ha mandato letteralmente in fibrillazione l’assessore ai...

La notizia, riportata con gran risalto da alcuni organi di informazione locale, di un disoccupato caiatino che intenderebbe vendere un rene per curare il figlio gravemente malato ha mandato letteralmente in fibrillazione l’assessore ai servizi sociali nonché pro sindaco di Caiazzo Tommaso Sgueglia che, anche nella sua qualità di medico, peraltro stimatissimo, è sempre pronto a sostenere il prossimo e soprattutto i concittadini in difficoltà, in particolare per problemi sanitari. Ovvio quindi che, di fronte ad un allarme tanto serio, il dottore Sgueglia si attivasse immediatamente per individuare il concittadino e mettersi a disposizione della famiglia, non solo per consentire al ragazzo di sostenere un delicato intervento chirurgico, ma anche per cercare di risolvere i problemi economici e lavorativi della famiglia. Rammaricato per non essere ancora a conoscenza di un caso tanto delicato e serio, il dottore Sgueglia ha immediatamente attivato i servizi sociali del Comune, dove però tutti sarebbero cascati dalle nuvole. Vani si sarebbero rivelati anche i contatti con alcuni sacerdoti ed anche qualche medico locale sarebbe rimasto sorpreso della situazione, a quanto pare sconosciuta quasi a tutti. Per tale motivo il dottore Sgueglia invita da queste colonne i diretti interessati e chiunque altro fosse a conoscenza di una situazione tanto disperata da spingere un capofamiglia disoccupato a mettere in vendita un rene per curare il figlio gravemente malato, a contattarlo con immediatezza segnalandogli ogni elemento utile per individuare la famiglia, mettendolo in condizione di attivare una catena di solidarietà per la quale già tantissimi benefattori avrebbero assicurato la massima disponibilità, non solo economica ma anche morale. Bisogna peraltro considerare che, sebbene la nostra legge vieti categoricamente la compravendita di organi umani -che peraltro in tal caso andrebbero espiantati ad una persona vivente- qualche facoltoso dializzato in grado di farsi operare clandestinamente magari all’estero, potrebbe essere sempre tentato di attuare l’insano proposito attivando ben altri canali per cercare il padre disperato e recuperare un rene nel modo più abietto.

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