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Cronaca San Cipriano d'Aversa

Il nipote del boss Bardellino si costituisce in cella dopo la condanna

Deve scontare 5 anni e mezzo di reclusione per estorsione e minacce ad un imprenditore

Si è costituito al carcere di Cassino Angelo Bardellino, 47enne di San Cipriano di Aversa e nipote del boss dei Casalesi Antonio Bardellino, raggiunto da un ordine di carcerazione in seguito ad una condanna diventata definitiva a 5 anni e mezzo di reclusione. Colpiti dallo stesso provvedimento, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Roma, anche Tommaso Desiato, 44enne di Maddaloni, che deve espiare una condanna in carcere a 4 anni e 7 mesi; Franco De Meo D'Onorio, 46enne di Formia, e Giovanni Luglio, 47enne di Formia, entrambi condannati a 3 anni ed 11 mesi.

Sono stati gli agenti della squadra mobile della Questura di Latina e del Commissariato di Forma a dare esecuzione ai provvedimenti dopo la condanna confermata dalla Corte di Cassazione nella giornata di ieri per un'inchiesta condotta dalla polizia di Latina tra il 2003 ed il 2004, meglio nota come "Formia Connection". 

Le indagini permisero di accertare che gli odierni arrestati erano gli autori di una lunga scia di estorsioni, minacce e pestaggi ai danni del presidente della Cooperativa “Solidarietà Sociale” che all’epoca svolgeva lavori di manutenzione per l’amministrazione comunale.

Angelo Bardellino di recente è tornato al centro delle cronache essendo il produttore del film "La Casalese", diretto da Antonella D'Agostino, moglie del noto Renato Vallanzasca. La pellicola è finita al centro delle polemiche fino a quando il Viminale ne aveva sospeso la presentazione (poi realizzata proprio a Formia). 

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