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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Mondragone

'Spifferate' e cocaina rubata ai pusher e rivenduta: arrestato carabiniere

L'inchiesta della Dda coinvolge anche un altro militare: spuntano anche favori ai ras della camorra

Non solo le "spifferate" al collega ed un'altra persona su indagini in corso ma anche lo spaccio di cocaina, 'prelevata' a casa dei pusher africani di Castel Volturno, sfruttando il suo ruolo di carabiniere, e rivenduta. Sono queste le accuse a carico di un millitare, che era in servizio al reparto territoriale di Mondragone, finito ai domiciliari in seguito ad un'inchiesta della Dda.

Il gip Ciollaro del tribunale di Napoli anche un altro militare, in servizio a Bagnoli, finito in carcere insieme a Gennaro Di Costanzo, ritenuto legato al clan Longobardi-Beneduce, a cui la DDA contesta il ruolo di esponente di vertice dell'organizzazione camorristica nella zona di Bagnoli. Tra gli indagati anche il collaboratore di giustizia Gennaro Carra, ritenuto dagli inquirenti il reggente del clan Cutolo del Rione Traiano di Napoli. 

Secondo quanto ricostruito, i carabinieri 'infedeli' avrebbero rivelato informazioni coperte da segreto, come l'esistenza di indagini. Addirittura in una circostanza il militare in servizio a Napoli avrebbe anche coperto il ras dei Cutolo. Il carabiniere che lavorava a Mondragone, invece, avrebbe rivelato al collega l'esistenza di indagini, correlate di intercettazioni, su un suo parente ed anche che i carabinieri erano in procinto di eseguire una misura cautelare nei confronti di un'altra persona. 

Nel corso delle indagini, è emerso anche come il militare operante nel casertano si sarebbe appropriato di cocaina, secondo il giudice abusando dei suoi poteri, a Castel Volturno (Caserta) introducendosi nell'abitazione di alcuni spacciatori extracomunitari. Ad indagare sulla vicenda sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli. 

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