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Cronaca San Felice a Cancello

Scoperta centrale dello spaccio: 4 arresti

La droga acquistata anche nel casertano

Quattro persone sono finite in carcere con l'accusa di aver organizzato una centrale di spaccio, con la cocaina che veniva acquistata durante le numerose trasferte tra cui anche a San Felice a Cancello. I quattro (tre campani e uno di Montefiascone) raggiunti nella giornata di mercoledì da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere avevano fissato come quartier generale un locale a Montefiascone, in provincia di Viterbo, grazie anche all'aiuto di un giovane del posto. I carabinieri di Montefiascono hanno scoperto l'illecita attività ed eseguito le misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Viterbo, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Sono 33 i capi d'imputazione contestati agli indaganti che, nel periodo compreso tra gennaio e settembre dello scorso anno, si sono resi responsabili, a vario titolo, del reato di consorso in spaccio continuato ed aggravato di sostanze stupefacenti. Secondo la ricostruzione, i militari dell'Arma hanno avviato le indagini in merito a un esercizio commerciale, acquistato da un giovane di origini campane, che era diventato meta abituale di soggetti noti alle forze dell'ordine. Le attività di indagine, coordinate dal procuratore di Viterbo Paolo Auriemma e dal pm Paola Conti, hanno permesso di scoprire che i quattro avevano messo in piedi una centrale dello spaccio, con vendita di dosi di cocaina. Lo stupefacente veniva smerciato all'interno del negozio ma anche in luoghi concordati via chat o anche a domicilio dei clienti.

Si è scoperto poi che gli indagati affrontavano trasferte a Roma (nei quartieri San Basilio, Boccea e Centocelle), a Caivano e a San Felice a Cancello per rifornirsi di cocaina. Durante le indagini sono stati identificati 29 clienti con dosi di cocaina per uso personale. La droga era venduta anche a giovanissimi. Il capo del gruppo, il più 'anziano', risulta avere numerosissimi precedenti per gravissimi reati e inserito, come elemento apicale, in un'organizzazione camorristica. Nella fase di esecuzione delle misure sono stati coinvolti anche i carabinieri della Compagnia di Susa e della stazione di Civitavecchia, località dove due degli indagati recentemente si erano trasferiti.

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