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Cronaca Marcianise

Dai negozi di abbigliamento ai supermercati: il nuovo clan voleva far pagare tutti

Colpi di arma da fuoco esplosi per chi rifiutava di sottostare alle richieste estorsive

Dagli imprenditori edili alle onoranze funebri, passando per i commercianti di auto, abbigliamento e finanche ai supermercati. E’ lunga la lista delle vittime avvicinate dagli estensori del nuovo gruppo criminale nato sulle ceneri del clan Piccolo di Marcianise che ha tentato di riorganizzarsi sul territorio per attestare la propria presenza.

Un tentativo bloccato quasi sul nascere dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta che sono riusciti ad incastrarli, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Napoli.

L’indagine ha permesso di raccogliere plurime fonti di prova in ordine ai reati contestati. In particolare, sono state ricostruite numerose fasi funzionali alla pianificazione e alla realizzazione degli approcci estorsivi, alcuni dei quali commessi mediante intimidazioni armate all’indirizzo degli imprenditori taglieggiati, operanti nei settori più disparati (rivendita di autovetture, edilizia, onoranze funebri, smaltimento di rifiuti, supermercati, abbigliamento, pet food e altro).

Le pretese estorsive, che giungevano fino alla somma di 2/3000 euro, da corrispondersi in occasione delle festività natalizie e pasquali, sono culminate talvolta nel danneggiamento, a colpi d’arma da fuoco, delle sedi delle aziende taglieggiate per costringere i titolari a pagare.

In carcere sono finiti Agostino Piccolo, Gaetano Monica e Salvatore Letizia (fratello del collaboratore di giustizia Primo Letizia); ai domiciliari, invece, Ottavio Antonio Sorbo, Gaetano Viciglione, Amedeo Belvisto e Pasquale Regino.

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