Domiciliari per i rapinatori del tabacchi fermati in albergo mentre festeggiavano con le fidanzate

Arresti domiciliari per i 2 responsabili della rapina al Bar Tabacchi "Caterino" di San Cipriano d'Aversa consumatasi sabato 17 settembre.

E' quanto disposto nel corso dal giudice per le indagini preliminari Forte del Tribunale di Napoli Nord dinanzi al quale si sono presentati Giuseppe Tortora, 19 anni di Castel Volturno (assistito dall'avvocato Ferdinando Letizia), e Michele Mazzarella, 23 anni di Frattamaggiore, all'esito dell'udienza di convalida dell'arresto eseguito dai carabinieri della stazione di San Cipriano d'Aversa.

I due rapinatori, poco dopo le 21 di sabato scorso, a bordo di una Fiat Panda presa a noleggio, si sono recati presso l'esercizio commerciale in via Giovan Battista Vico a San Cipriano d'Aversa e, con il volto coperto da un passamontagna ed armati con una pistola giocattolo a cui era stato tolto il tappo rosso, hanno intimato alla cassiera di farsi dare il contante presente in cassa per poi dileguarsi a bordo della vettura.

Lanciato l'allarme i militari grazie ai filmati dei circuiti di video sorveglianza del locale ed accurate indagini hanno individuato i due rapinatori. Dopo il colpo i due si erano recati in un albergo a Castel Volturno per festeggiare in compagnia delle proprie fidanzate. Lì all'uscita dell'albergo nella mattinata di domenica 18 settembre sono stati bloccati e tratti in arresto dai carabinieri della stazione di San Cipriano d'Aversa.

Nel corso dell'udienza i due hanno chiarito al giudice i propri ruoli nella rapina. Michele Mazzarella è stato l'esecutore materiale e Giuseppe Tortora era il palo. Mazzarella, assistito dall'avvocato Vincenzo Romano, ha ammesso gli addebiti chiarendo come avesse coinvolto l'amico 19enne. Tortora infatti ha spiegato al giudice che era stata quasi una costrizione quella della partecipazione alla rapina. Il gip ha propeso per la misura cautelare degli arresti domiciliari.