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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Sparanise

Armi per l'attentato di Nizza, estradizione per il 28enne arrestato nel casertano

Elezi sarà giudicato in Francia per porto e detenzione illegale di armi da guerra ma non per terrorismo

Sarà estradato in Francia Endri Elezi, il 28enne albanese arrestato a Sparanise, accusato di aver fornito una pistola ed un fucile a Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, autore dell’attentato terroristico commesso a Nizza il 14 luglio 2016, che costò la vita a 86 persone.

Collegato in videoconferenza con l'aula della Corte d'Appello Elezi si è professato innocente. "Non ho mai ceduto armi, né conosco nessuna delle persone coinvolte". I giudici presieduti da Vittorio Melito, impossibilitati a chiedere integrazioni documentali alle autorità francesi - è cambiata la normativa sull'arresto europeo - hanno preso atto delle accuse contestate nel mandato di cattura, disponendo, come richiesto dalla Procura Generale (sostituto Valleverdina Cassaniello), la consegna del 28enne alla Francia affinchè venga giudicato per i reati di porto e detenzione illegale di armi da guerra. La Corte ha anche attestato che Elezi non risponde dei reati di strage o terrorismo.

"Era quasi scontato che la Corte procedesse alla consegna di Elezi – commenta all'Ansa Francesco Fabozzi, legale dell’albanese – visto che la normativa sull’arresto europeo è cambiata, e non è più possibile per la Corte che deve decidere sulla richiesta di estradizione, richiedere integrazioni probatorie. Ma almeno è emerso che Elezi non è nè terrorista, né uno stragista".

Secondo la Procura Antiterrorismo di Parigi, Elezi avrebbe venduto una pistola e un fucile, poi risultato giocattolo, ad un connazionale che l’avrebbe poi cedute al terrorista di Nizza; i fatti sarebbero accaduti nel 2016, quando Elezi era a Nizza, dove viveva con alcuni connazionali. Quando è stato arrestato il 21 aprile scorso, Elezi era in Italia già da due un paio di mesi, rientrato dall’Albania; a Sparanise il 28enne lavorava come bracciante agricolo, viveva in pieno centro in un appartamento fittato con la moglie e il figlio di quattro anni, senza fare nulla per nascondersi. Nei giorni scorsi la moglie di Elezi ha lasciato Sparanise con il piccolo, a causa di un “clima” in paese che non riusciva più a sopportare. 

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