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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Architetto ucciso durante rapina: libero anche secondo rapinatore casertano

L'utenza collegata alla cella vicino l'abitazione del professionista non rappresenta una "prova certa" per il Riesame

Ennesimo colpo di scena nell'indagine sull'omicidio di Roberto Mottura, l'architetto ucciso in casa nel corso di una rapina a Piossasco (Torino) lo scorso 9 giugno 2021. 

Secondo quanto riferito dai colleghi di TorinoToday, Mergim Lazri, 24 anni domiciliato a Sant’Andrea dei Laghi di Santa Maria Capua Vetere e ritenuto dagli inquirenti tra gli autori della rapina sfociata nel sangue, è stato scarcerato dal tribunale del riesame di Torino su istanza presentata dal suo avvocato, Antonio Genovese. Secondo i giudici, infatti, non è sufficiente che la cella del suo telefono cellulare si trovasse nella zona dell'omicidio all'ora in cui è avvenuto. Inoltre, non è da escludere che quell'utenza, come avvenuto per il primo scarcerato, Flaogert Syla (che tuttavia ha dimostrato anche di non essersi mai allontanato da Valle di Maddaloni), sia stata utilizzata da altre persone. 

Resta in carcere, così, il solo Emirjon Margjini, contro cui non c'è soltanto la presenza della cella telefonica nella zona del delitto, ma anche alcune testimonianze che lo inchioderebbero anche come autore materiale del delitto, mentre gli altri due sarebbero stati soltanto i complici secondo la ricostruzione degli investigatori coordinati dai pm torinesi Marco Sanini e Valentina Sellaroli.

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