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Cronaca

Appalti 'pilotati', la Procura chiude le indagini

Coinvolto anche un imprenditore casertano

La Procura della Repubblica di Firenze ha chiuso le indagini sull’inchiesta per la corruzione di alcuni funzionari dell’Anas per ‘indirizzare’ le gare per le autostrade. Per l’accusa i dirigenti Anas Antonio Mazzeo e Roberto Troccoli avrebbero predisposto un sistema che prendeva una percentuale del 3% sugli utili dei lavori assegnati in cambio delle ‘soffiate’ sulle offerte. Nell’inchiesta sono coinvolti anche Nicola Cenci, direttore operativo - capo area del Compartimento A.N.A.S. della Toscana; Vincenzo Loconte, amministratore di “Costrade” s.r.l.; G. R., amministratore di una società di costruzioni; FrancescoMele, referente della “En.Gen.Co” s.r.l., che agiva di intesa con Loconte e Recupero, nonche’ con gli imprenditori co-indagati A. G., G. G. e M. G., “titolari o comunque referenti i primi due di una società con sede in Firenze ed il terzo di una società con sede in Barberino di Mugello”. L’indagne ha coinvolto anche l’imprenditore casertano Gaetano Peluso che, secondo la Procura, avrebbe ottenuto informazioni riservate da Troccoli sulla gara per i lavori sulla SS1 Aurelia, riuscendo a formulare una nuova offerta dopo aver aperto le buste per poter ottenere l’appalto di circa 3 milioni di euro. Nei prossimi giorni è attesa la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura.

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