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Cronaca Capua

CAMORRA Cimici in auto e pedinamenti allo studio per i 'summit' con Zagaria

Fissato l'interrogatorio per l'ex sindaco arrestato su ordine della Dda

E’ stato fissato per venerdì mattina l’interrogatorio di Carmine Antropoli, l’ex sindaco di Capua e primario dell’ospedale Cardarelli di Napoli, finito in carcere con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per i suoi rapporti con Francesco Zagaria, imprenditore conosciuto col soprannome di ‘Ciccio e brezz’.

Il medico, rappresentato dall’avvocato Mauro Iodice, potrà difendere dalle accuse che gli sono state rivolte dalla Dda e che hanno spinto il gip Fabio Provvisier a firmare l’ordine d’arresto. Il primo nodo che dovrà essere sciolto (e che sarà facile da dimostrare) è che Antropoli, ad oggi, non ricopre alcun incarico di amministratore al Comune di Capua (che è commissariato dopo lo scioglimento seguito alle dimissioni del sindaco Eduardo Centore) e che non lo ricopriva dal 2016 quando ha finito il suo secondo mandato da sindaco. Elemento, questo, che potrebbe essere rilevante in quanto viene considerato “pienamente in grado di fornire importanti contributi al gruppo criminale, avendo profonde conoscenze dell’amministrazione comunale di cui fa parte essendo ancora in carica”.

Poi Antropoli avrà la possibilità di chiarire anche l’episodio dell’aggressione ai danni dell’imprenditore Di Lillo che voleva candidarsi alle elezioni amministrative del 2016 e che venne bloccato da Francesco Zagaria. Quest’ultimo, secondo la ricostruzione della Dda, lo avrebbe minacciato ed anche colpito ad una spalla, come confermato poi dallo stesso imprenditore ed anche dal coordinatore della lista nella quale si doveva candidare (Di Lillo decise poi di non scendere più in campo alle elezioni). Un episodio di cui Antropoli parla anche nella sua automobile (dove erano state piazzate delle cimici) con la compagna Lucrezia Cicia e del quale poi proverà a scusarsi in una telefonata nei giorni successivi allo stesso Di Lillo.

A carico di Antropoli ci sono poi i numerosi contatti telefonici che avrebbe avuto con Zagaria, anche per il tramite del titolare di un'agenzia di pratiche auto (indagato a piede libero) che accompagnava "Ciccio 'e brezz" ovunque durante la campagna elettorale del 2016 nel corso della quale l'imprenditore originario di Casapesenna ma trapiantato a Capua avrebbe sostenuto elettoralmente Marco Ricci e Guido Taglialatela (indagati a piede libero). E gli accordi elettorali, secondo la ricostruzione della Dda, sarebbero stati fatti nello studio medico di Antropoli a Sant'Angelo in Formis, dove ci sono stati anche gli appostamenti dei carabinieri che hanno filmato e fotografato gli incontri.

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