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Cronaca Marcianise

Antonio muore in azienda: gli indagati ora sono 7. Un tecnico per far luce sulla tragedia

Proseguono le indagini della procura di Napoli Nord sull'incidente sul lavoro costato la vita ad Antonio Golino

Un super consulente per far luce sulla dinamica della morte di Antonio Golino, il 22enne di Marcianise travolto da un bancale in una cella frigorifera di un'azienda di Caivano.

E' questa la mossa della Procura di Napoli Nord che indaga sull'incidente sul lavoro avvenuto lo scorso gennaio. Il pubblico ministero Alberto Della Valle, cui sono affidate le indagini, ha conferito l'incarico all'ingegnere Fabio Monfreda che dovrà chiarire sia aspetti tecnici utili a determinare la dinamica dell'incidente che ha provocato la morte dell'operaio sia quelli relativi alla sicurezza sul lavoro, con riferimento agli strumenti dati in dotazione ed alla formazione del personale.

Insomma, il consulente della Procura dovrà far luce a tutto tondo su tutte le circostanze che hanno portato alla morte del giovane, i cui familiari si sono affidati all'avvocato Andrea Piccolo per seguire le indagini. Nella giornata di martedì c'è stato il primo accesso allo stabilimento con l'avvio delle attività peritali. Fra 60 giorni il professionista depositerà la relazione con le proprie conclusioni.

Nel frattempo, spunta un nuovo indagato con le persone che risultano iscritte nel fascicolo del pm che passano dalle 6 iniziali - tra manager dell'azienda dove si è verificata la tragedia e di quella per la quale Antonio lavorava formalmente e che svolgeva attività di imballaggio per la prima - alle 7 attuali.

Secondo una prima ricostruzione, il 22enne, che viveva a Marcianise insieme ai genitori e due fratelli, si trovava in una delle celle frigorifere interne all'azienda dove i militari hanno trovato grossi bancali di plastica che servono per conservare prosciutti ed altri salumi da confezionare. All'improvviso uno dei bancali sarebbe crollato, travolgendo il ragazzo. Alcuni colleghi hanno provato ad aiutarlo ma è stato tutto inutile. Quando è stato ritrovato il cuore di Antonio aveva già smesso di battere.

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