In coma dopo bypass gastrico, nominato anche consulente grafico
Le condizioni della giovane mamma solo stazionarie ma ancora gravi
Un grafologo nominato dalla difesa di Angela Iannotta, la 28enne di Santa Maria Capua Vetere e madre di tre bambini di 8, 7 e 2 anni ricoverata da tre mesi all'ospedale di Caserta e che ha seriamente rischiato di morire. Ancora oggi Angela, in condizioni stazionarie, non è autosufficiente e continua ad essere alimentata solo per via endovenosa.
Per quel che riguarda il consulente grafico, la scelta è caduta sul professore Alberto Bravo, presidente della Grafologia Italia e ordinario universitario a Roma. Dovrà redigere una consulenza grafologica di parte.
Le condizioni di Angela, in caso di miglioramento, permetteranno alla donna di essere sottoposta a un nuovo intervento chirurgico ricostruttivo dell'esofago e di una parte dell'addome da parte dell'equipe diretta dal professore Franco Corcione, presidente della chirurgia italiana e ordinario dell'Università di Napoli, che ha accettato di eseguire il rischioso intervento chirurgico presso il Dipartimento di Chirurgia del Secondo Policlinico di Napoli da lui diretto.
Nel frattempo il professor Corcione e i suoi assistenti stanno esaminando tutti gli atti sanitari - cartelle cliniche ed esami - relativi ad Angela che sono stati forniti dall’avvocato Crisileo (difensore di Angela), previa autorizzazione del Pubblico Ministero Valentina Santoro. Il professore Corcione studierà il tipo di intervento ricostruttivo da praticare a stretto giro ad Angela e con quale tecnica eseguirlo: se con sistema robotico 3d oppure in open (metodo tradizionale).
Intanto il dottor S. C. continua ad essere indagato per lesioni colpose gravissime in ambito sanitario quanto ad Angela Iannotta ed è invece indagato per omicidio colposo sempre in ambito sanitario per la morte di Francesco Di Vilio avvenuta il primo gennaio di quest’anno dopo aver subito 3 interventi chirurgici presso una clinica di Caserta, eseguiti tutti dal dottor S. C.. Anche in questo caso, come per Angela, le complicanze post operatorie furono la setticemia e lo shock settico nonché una lunga degenza post operatoria presso la clinica.
Intanto, da indiscrezioni, risulta che il dottor S. C. ha nominato un proprio pool medico legale e chirurgico e attraverso i propri legali si è dichiarato, con pubblica lettera per iscritta, pronto a collaborare con l’Ufficio di Procura ma non pare sia stato ancora interrogato, mentre continua ad effettuare interventi di chirurgia bariatrica estremamente complessi presso diverse cliniche private accreditate della Campania e di altre regioni italiane. Anche su questo punto è in corso un’indagine ministeriale e sanitaria per verificare se le strutture private interessate siano in linea con le linee Sicob.
Intanto la difesa di Angela Iannotta, in una lunga memoria depositata ieri al Pubblico Ministero, ha chiesto per iscritto al magistrato di compiere una serie di importanti indagini sul caso. Poi sempre i legali di Angela, gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, hanno nominato un collegio medico legale e chirurgico cui hanno messo a disposizione tutti gli atti sanitari ricevuti legittimamente dal pm per le loro indagini difensive e per analizzare al microscopio la posizione non solo del dottor S. C., ma di tutti i medici di tutte le strutture sanitarie private convenzionate che sono intervenuti nella fase pre e post operatoria sulla persona di Angela.
La storia di Angela Iannotta oramai è nota. La giovane donna, dopo un primo intervento di bypass gastrico presso una clinica di L’Aquila a marzo dello scorso anno e dopo un secondo intervento a cielo aperto per revisione del primo alla clinica casertana a metà gennaio di quest’anno eseguiti dal chirurgo bariatrico S. C., dopo un lungo periodo di sofferenza post secondo intervento, nella notte tra il 3 e il 4 febbraio scorso venne trasferita d’urgenza, in gravissime condizioni, presso l’ospedale di Caserta, dove i medici si resero conto che era in corso una gravissima setticemia e un pericoloso shock settico. Angela venne operata subito e una settimana dopo rioperata. Le fu cosi salvata la vita.
Intanto la magistratura sta indagando dopo le tre querele presentate: la prima dal marito di Angela e le due successive dalla giovane donna non appena uscì dal coma. Vennero sequestrate le cartelle cliniche e incaricati dal pm i consulenti medici legali che sono andati anche a visitare Angela in ospedale. Il tutto per accertare se vi sia colpa professionale del chirurgo che ha eseguito i due interventi bariatrici, il dottor S. C. e di altri medici coinvolti nel caso. Intanto il marito di Angela venne interrogato dagli ufficiali di polizia giudiziaria e successivamente per ben due volte è stata interrogata Angela.