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Cronaca Castel Volturno

Assunzioni, amicizie e pressioni: “Schiavone ha tentato di avvicinare anche il magistrato”

L'ordinanza rivela anche le assunzioni di parenti del funzionario dell'ufficio tecnico di Castel Volturno

Per capire meglio il personaggio Vincenzo Schiavone si può tranquillamente fare riferimento all'ordinanza cautelare firmata dal Procuratore della Repubblica del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Maria Antonietta Troncone. Nell'ordinanza il Gip sottolinea che Schiavone nel corso degli anni è riuscito a creare una serie di relazioni che gli hanno consentito di accedere a vari livelli istituzionali per ottenere agevolazioni e per soddisfare i propri interessi imprenditoriali. Ed è, per il gip, persona capace di assoggettare gli uffici pubblici locali alle proprie esigenze personali. Sintomatico della sua "attitudine ad inquinare le prove" è stato infatti il tentativo di avvicinare il magistrato titolare delle indagini, una volta venuto a conoscenza, attraverso i provvedimenti già emessi, del procedimento cautelare a suo carico. Solo un tentativo però che non è andato a buon fine. Schiavone ha provato ad avvicinarsi al magistrato tramite alcuni conoscenti. Le indagini condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri  di Caserta guidati dal tenente colonnello Nicola Mirante e coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

Un altro elemento che viene fuori dalle indagini è quello legato al filo diretto con l'ufficio tecnico di Castel Volturno: è emerso infatti che in cambio di alcuni 'aiuti' sulle carte per l'ampliamento della clinica, Schiavone avrebbe assunto presso 'Pineta Grande' proprio dei parenti del funzionario comunale Carmine Noviello.

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