Allevatore colto da malore dopo l'abbattimento dei vitelli

Un allevatore bufalino del casertano ha accusato un malore mentre i suoi capi venivano portati via per essere abbattuti a causa di un presunto rischio di epidemia di brucellosi. E' stato ricoperato nel reparto di terapia intensiva all'ospedale Cardarelli di Napoli. Nell'azienda dell'allevatore erano state scoperte positività alla brucellosi di alcuni capi e così era partito l'abbattimento delle bufale. Abbattimento che sta proseguendo nonostante l'allevatore avesse chiesto al servizio veterinario dell'Asl di Caserta di effettuare le controanalisi per accertare se davvero i capi della sua azienda fossero malati. Mentre gli addetti portavano via i vitelli da abbattere l'uomo ha accusato il malore, così come denunciato dall'associazione Tutela allevamento bufala mediterranea che ha così commentato: "La vicinanza di tutti gli allevatori casertani alla famiglia. Il vostro dolore è il nostro dolore, noi non lasceremo che tutto questo resti impunito".

.Su quanto accaduto è intervenuto anche Gianni Fabbris, portavoce del Coordinamento Unitario degli allevatori bufalini: "Sto andando al Cardarelli a Napoli per incontrare la famiglia dell'allevatore ricoverato in terapia intensiva e in condizioni molto gravi dopo l'ennesimo abbattimento degli animali. Sarò lì per portare la solidarietà di tutto il Movimento e dei tanti cittadini che ne stanno sostenendo le ragioni. Sarò lì per condividere la speranza che ce la possa fare. Oggi è il tempo della speranza e della sofferenza ma nei prossimi giorni vi chiederemo conto dei vostri delitti e delle vostre responsabilità. Mentre gli allevatori richiamano alla responsabilità le istituzioni a Roma, a Bruxelles e a Napoli mettendo in campo la ragionevolezza delle loro proposte e i numeri dei vostri fallimenti, voi continuate irresponsabilmente ad alimentare il fuoco dell'incendio che sta distruggendo vite umane e animali, un tessuto di storia millenaria di un intero territorio".

E ancora: "Se vi illudete di poter continuare a vivere nell'impunità, ingrassando i vostri interessi, di potervi appoggiare a sindacati e lobby compiacenti e collusi per nascondervi, di non sentire mai la dignità di rispondere dei vostri fallimenti noi non vi assolveremo. Potete continuare ad assoldare non uno ma venti Generali di Corpo d'armata per farvi da scudo delle vostre colpe, potete continuare a nascondervi dietro i titoli universitari godendovi le prebende dei finanziamenti ma non vi servirà. Dovrete rispondere delle vostre azioni. Siete degli irresponsabili in malafede".