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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Castel Volturno

Agguato coi fucili e stesa fuori al bar: chieste 8 condanne

Il pm ha invocato 63 anni di carcere complessivi per gli spari la notte prima di Ferragosto

Il Pubblico Ministero della Direzione Distrettuale Antimafia Graziella Arlomede ha avanzato le richieste di pena nella sua requisitoria nell'ambito del processo celebrato con rito abbreviato dinanzi al gup Saverio Vertuccio del Tribunale di Napoli nei confronti dei responsabili dell'agguato ai danni dei figli del ras dei casalesi Ciro Taurino alias Ciruzz e' Pescopagano Alessio e Salvatore Taurino nonché di Antonio Alfano amico della famiglia Taurino la notte prima di Ferragosto del 2019.

Il pm della Dda ha invocato 12 anni di reclusione per Luigi d'Antonio; 6 anni di reclusione per sua madre Assunta Castellano e per l'ex fidanzata Assunta Venosa; 9 anni di reclusione a testa per Lorenzo Esposito De Rosa, Francesco Iorio, Felice Marfella, Rosario Andrea Guida; 3 anni di reclusione per Giorgio Monaco. Sono accusati a vario titolo di tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di armi,estorsione aggravata.

Secondo la ricostruzione della Dda gli imputati avrebbero partecipato all'agguato con precisi intenti omicidiari ai danni delle vittime designate. La notte del 14 agosto 2019 a Castel Volturno in via Consortile a bordo di moto e scooter il gruppo d'assalto munito di mazze da baseball ed armi da fuoco si diresse verso la Fiat Panda sulla quale viaggiavano i loro bersagli. Prima sbarrarono loro la strada poi cominciarono a colpire la vettura nella parte posteriore sfondando i vetri. Imbracciarono due fucili a canne mozze marca Beretta calibro 12 ed esplosero numerosi colpi verso le vittime. Alfano (passeggero anteriore) venne attinto al braccio sinistro, i due germani Taurino riuscirono a salvarsi grazie alla loro prontezza di riflessi. Dopo l'agguato il gruppo di fuoco nei pressi del Bar Attila esplose in aria dei colpi a mo' di festeggiamento. Le indagini compiute dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta oltre ad individuare i responsabili del raid disvelò le motivazioni: l'egemonia sulle piazze di spaccio castellane. Dopo l'arresto D'Antonio con la collaborazione della madre Castellano e dell'ex fidanzata Venosa avrebbe chiesto soldi agli altri 'sodali' per garantire il suo silenzio. Un contributo per la detenzione. 

Si torna in aula la prossima settimana per la trance di discussioni dei difensori  e nella seconda settimana di giugno per la lettura del dispositivo. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Enrico Capone, Mirella Baldascino, Paolo Caterino, Paolo Sperlongano, Domenico Dello Iacono, Emilia Santagata.

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