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Cronaca Castel Volturno

Agguato a colpi di fucile: difesa prova a smontare la tesi della Dda

Invocata l'esclusione dell'aggravante mafiosa per D'Antonio e la madre

La difesa prova a demolire l'impianto accusatorio della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli chiedendo l'assoluzione e l'esclusione dell'aggravante della metodologia mafiosa per Luigi D'Antonio e Assunta Castellano. È quanto accaduto nel corso dell'udienza tenutasi dinanzi al gup Saverio Vertuccio del Tribunale di Napoli nel processo celebrato con rito abbreviato per il responsabili dell'agguato ai danni dei figli del ras dei Casalesi Ciro Taurino, alias Ciruzz e Pescopagano, Alessio e Salvatore Taurino, nonché di Antonio Alfano amico della famiglia Taurino la notte prima di Ferragosto del 2019.

Nel prosieguo delle discussioni dei difensori degli 8 imputati ha preso la parola l'avvocato Enrico Capone che nella sua arringa per Luigi D'Antonio e la madre Assunta Castellano ha chiesto l'assoluzione con l'esclusione dell'aggravante della metodologia mafiosa. Il difensore ha contestato il ruolo di Luigi D'Antonio costruito dalla Dda partenopea in merito al proposito omicidiario nei confronti dei germani Taurino e dell'amico Alfano. Ad avviso del legale sarebbero insussistenti nel corso dell'attività di indagine alcuni elementi in merito alle fattispecie delittuose contestate ai congiunti D'Antonio-Castellano.

Sotto processo sono finiti oltre a D'Antonio e Castellano anche Teresa Venosa, Lorenzo Esposito De Rosa, Francesco Iorio, Felice Marfella, Rosario Andrea Guida,Giorgio Monaco accusati a vario titolo di tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di armi,estorsione aggravata . Il Pubblico Ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Graziella Arlomede nel corso della sua requisitoria ha invocato 12 anni di reclusione per D'Antonio, 6 anni di reclusione per la madre Castellano, 6 anni per l'ex fidanzata Venosa, 9 anni per De Rosa, Iorio, Marfella e Guida; 3 anni per Monaco. Si torna in aula la metà del mese di giugno per la conclusione delle arringhe dei difensori e la lettura del dispositivo. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Enrico Capone, Mirella Baldascino, Paolo Caterino, Domenico Dello Iacono, Emilia Santagata, Rocco Maria Spina, Crescenzo Maisto, Michele Di Fraia, Alfonso e Gabriele Sciacca.

Secondo la ricostruzione della Dda gli imputati avrebbero partecipato all'agguato con precisi intenti omicidiari ai danni delle vittime designate. La notte del 14 agosto 2019 a Castel Volturno in via Consortile a bordo di moto e scooter il gruppo d'assalto munito di mazze da baseball ed armi avrebbe sbarrato la strada alla Fiat Panda sulla quale viaggiavano i loro bersagli. Una volta bloccati avrebbero cominciato a colpire il veicolo frantumando il lunotto posteriore per poi imbracciare due fucili a canne mozze marca Beretta esplodendo numerosi colpi. Alfano che era il passeggero anteriore venne attinto ad un braccio, i germani Taurino si salvarono solo grazie alla loro prontezza di riflessi. Il gruppo dopo l'assalto armato in prossimità del Bar Attila esplose colpi in aria a mo'di festeggiamento.

Le indagini avviate dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Caserta consentirono di individuare i responsabili e di scoprire il movente del proposito omicidiario:la supremazia sulle piazze di spaccio castellane. Dopo l'arresto D'Antonio con l'aiuto della madre e della fidanzata dell'epoca avrebbe chiesto soldi ai sodali per garantire il silenzio dei propositi delittuosi. Il fine era un contributo per la detenzione.

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