Pasticciere schiaffeggiato per un 'richiamo' di troppo, ecco la sentenza
Assolti genitori e zii del bambino: il raid punitivo dopo gli schiaffi del proprietario
Quattro assoluzioni nel processo per l'aggressione ai danni del proprietario di una nota pasticceria di Corso Umberto I a Casal di Principe. Nel giugno 2015 gli imputati, G.G., A.N, F.O. e T.N., in concorso tra di loro, cagionavano al proprietario della pasticceria, E. P., lesioni personali quali traumi contusivi al volto e alla mano sinistra.
La vittima veniva schiaffeggiata, spintonata e presa a pugni all'esterno del proprio locale commerciale ritenuto responsabile di un ammonimento troppo pesante rivolto al figlio di uno degli aggressori, che rovesciò inavvertitamente la granita che stava consumando in compagnia di un suo amico sul tavolo del locale, tanto da suscitare le ire del proprietario della pasticceria che lo prese a schiaffi.
Col viso arrossato una volta rientrato a casa il bambino spiegò l'accaduto. Il padre si recò nel bar pasticceria per avere spiegazioni e da lì nacque la lite che vide come protagonisti il padre del minore, la madre e gli zii che sopraggiunsero successivamente.
L'assoluzione è intervenuta dal Tribunale di Napoli Nord che ha riconosciuto il venir meno dell'aggravante delle più persone riunite nel commettere l'aggressione documentata dal sistema di videosorveglianza del bar pasticceria. Esclusa quindi tale aggravante e dimostrata la non contestualità delle azioni lesive dei quattro protagonisti, G.G. difeso dall'avvocato Ferdinando Letizia e A.N, F.O, T.N., difesi dall'avvocato Pietro Rossi, sono stati assolti.