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Cronaca Capua

Aggressione per i manifesti elettorali, Ricci: "Abbiamo picchiato Zagaria"

Il retroscena svelato dall'ex assessore durante il processo sulle infiltrazioni dei Casalesi a Capua

"Mai avuto rapporti con Francesco Zagaria". E' questa la versione fornita ai giudici della Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere da parte dell'ex assessore di Capua Marco Ricci, sotto processo insieme all'ex sindaco Carmine Antropoli e all'altro ex amministratore Guido Taglialatela, nell'ambito dell'inchiesta sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi negli appalti nella città di Ettore Fieramosca. 

Ricci - che attraverso il suo difensore ha prodotto corposa documentazione in risposta alle propalazioni di Ciccio Zagaria - ha ribadito che Zagaria fosse un amico di Armando Porciello (anche lui imputato e legato da una parentela proprio con Ricci) ma do non aver mai chiesto favori, tantomeno elettorali a Ciccio 'e Brezza, il colletto bianco divenuto collaboratore di giustizia. 

Ricci ha poi fornito la propria versione dei fatti sulla lite avvenuta nel 2015 in occasione delle Regionali (quando Zagaria non sostenne Ricci come da lui stesso confermato in aula). Alcuni familiari dell'ex assessore, tra cui anche il fratello, sarebbero stati aggrediti da Zagaria ed un altro uomo mentre stavano affiggendo alcuni manifesti. Così sia Ricci sia un altro cugino - esperto in arti marziali - intervennero e picchiarono sia Zagaria che il suo 'scagnozzo'. Una versione che ha mandato su tutte le furie lo stesso Zagaria che ha replicato a margine dell'udienza. 

Si torna in aula fra una decina di giorni quando toccherà proprio all'ex sindaco Antropoli rispondere alle domande del pm e dei difensori. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Mauro Iodice, Gerardo Marrocco, Guglielmo Ventrone, Lorenzo Caruso, Giuseppe Stellato, Maiello, Elisabetta Di Rauso.

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