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Cronaca Aversa

Accoltellato a scuola, la sorella: "Nessun perdono, mio fratello ha rischiato la vita"

Lo sfogo su Facebook: "Bisogna dire basta al bullismo. Quel ragazzo da giorni mostrava il coltello in classe"

Ha scelto di raccontare la sua verità attraverso un social network per chiarire i contorni di una vicenda che ha scosso le comunità di Aversa e Lusciano. E’ la sorella del 14enne ferito all’Itis Volta di Aversa con una coltellata da parte di un compagno di classe. E proprio sulla ricostruzione dell’accaduto, la sorella della vittima ha voluto dire la sua.

“Mio fratello di 14 anni è stato accoltellato alle spalle da un suo coetaneo all’uscita della scuola senza alcun motivo. Il motivo è stato per uno sfizio personale di un povero figlio di papà, senza amore, che voleva fare il grande vicino ad una persona debole e indifesa. Questo ragazzo lo ha accoltellato colpendo anzi oltrepassando zaino libri e giubbotto, quindi il colpo è stato dato con forza dopo di che il coltello una volta entrato nel corpo è stato anche girato, così da forare un’arteria è provocare un’emorragia. Dove è stato dato il colpo e vicino la spina dorsale e quindi mio fratello poteva anche rimanere paralizzato. Ora grazie al cielo posso dire che sta bene”. 

La sorella della vittima, però, esclude ogni possibilità di perdono: “Non si può perdonare, mio fratello rimane con un trauma fisico e sopratutto psicologico. Siamo nel 2018, quasi nel 2019 ed ancora oggi esiste il bullismo: invece di combatterlo si sta diffondendo ancora di più. Questa società invece di andare avanti sta andando indietro ed è per questo che oggi esistono persone ignoranti e senza cuore”.

Ed aggiunge: “Mio fratello non è stato l’unico a subire queste determinate cose. Questo ragazzo era già da un po’ che sfoggiava questo coltello in classe e se la prendeva con i più deboli come mio fratello. Bisogna combattere tutto ciò bisogna essere altruisti e pensare il bene altrui. Oggi tanti ragazzi subiscono atti di bullismo come questi e anche meno pesanti. Mio fratello è un guerriero ed ha lottato per ben due giorni e sta continuando a farlo. Inoltre ringrazio tutti coloro che sono stati vicino alla mia famiglia, coloro che veramente hanno fatto la differenza. Coloro che sono stati presenti ed hanno agito no a parole, ma coi fatti”.

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