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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Il figlio non torna a casa, papà lo trova con gli amici e accoltella un 16enne

Il 46enne casertano fermato per tentato omicidio dai carabinieri di Milano

Il figlio, quando erano ormai le tre di notte, non aveva fatto ritorno a casa. Così lui è uscito, si è diretto dove era certo di trovarlo e quando l’ha scovato in compagnia di alcuni amici li ha sgridati, ne ha schiaffeggiati alcuni e poi ha cacciato un coltello e ferito uno.

Il folle protagonista di questa vicenda è il 46enne A.P., casertano da anni residente a Milano e con numerosi precedenti, arrestato mercoledì dai carabinieri della compagnia Porta Magenta con l'accusa di tentato omicidio aggravato. 

Il 16enne ricoverato in ospedale

Sarebbe stato lui, come riporta MilanoToday, ad accoltellare il ragazzo di 16 anni - pochi giorni dopo ne ha compiuti diciassette - ferito nella notte tra il 28 e il 29 settembre in via Fra Luca Pacioli, a due passi dalla stazione di Porta Genova. I medici del 118 lo avevano soccorso in via Voghera, poco distante, e lo avevano immediatamente portato al San Carlo, dove era stato subito operato per verificare che i due fendenti non gli avessero toccato organi vitali. I carabinieri della compagnia Porta Magenta, guidati dal capitano Fabio Manzo, avevano immediatamente ascoltato il ragazzino, un 16enne, che era stato trovato in compagnia del ferito. Il giovane aveva spiegato che lui e un gruppo di amici - sei in tutto - erano in strada fuori da un locale e che erano stati avvicinati da un 40enne italiano, ubriaco, che li aveva insultati e aggrediti per poi accoltellare l'amico che aveva cercato di reagire.

Incastrato dalle telecamere

Una versione che non ha convinto i carabinieri, i quali hanno infatti accertato che il bar citato dal testimone era in realtà chiuso e che il gruppo era composto da sette persone. A dare un importante aiuto all’indagine è stato la telecamere a circuito chiuso di un locale, che ha ripreso perfettamente la scena. Le immagini parlano chiaro: si vedono gli amici entrare e uscire da una Fiat Enjoy per farsi dei selfie - da mettere poi sui social - e si vede un 40enne che arriva e ne schiaffeggia due. In quel momento uno dei ragazzi - quello accoltellato - cerca di dare un pugno all'uomo, che per tutta risposta estrae un coltellino dalla tasca e lo colpisce due volte al fianco sinistro. Quindi, ancora ripreso dalla telecamera, l'aggressore si allontana prima di tornare per dare uno schiaffo un altro dei giovani e poi andare via, mentre i ragazzi restano lì fermi, come se conoscessero quel signore. 

Il papà furioso

Altra svolta fondamentale nell’inchiesta è stato fornita dal ragazzino accoltellato. Era proprio il 16enne colui che gli amici avevano cercato di "coprire", di "nascondere". A quel punto agli investigatori è bastato poco per intuire che a "distribuire" schiaffi e coltellate era stato suo padre. Il 46enne, infatti, era uscito di casa furioso perché alle tre suo figlio non era ancora tornato e quando aveva incontrato il gruppetto aveva dato il via alla follia. L'uomo, colpito da un decreto di fermo per tentato omicidio aggravato dalla minore età della vittima, ai carabinieri ha spiegato semplicemente di voler evitare che suo figlio prendesse brutte strade. 

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