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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Presenzano

Abusi sessuali: "Condannate don Roncone a 8 anni"

La Procura chiede la condanna del parroco per la palpatina e le immagini ma non per l'induzione alla prostituzione

Otto anni e 6 mesi di reclusione. È stata questa la richiesta di condanna formulata dalla Pubblica Accusa nel corso dell'udienza celebrata dinanzi alla Prima Sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in composizione collegiale presieduta dal giudice Giovanni Caparco, nel processo a carico di don Gianfranco Roncone, ex parroco di Presenzano originario di Sparanise, finito sotto processo per abusi sessuali su minori, induzione alla prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico.

Il pubblico ministero ha chiesto l'assoluzione per non aver raggiunto la prova certa per la contestazione dell'induzione alla prostituzione minorile giacché nelle more del dibattimento è emerso che le prestazioni sessuali a pagamento dell'ex parroco di Presenzano erano state effettuate da soggetti poco più che diciottenni. Nel corso dell'udienza sono state depositate le memorie difensive delle costituite parti civili rappresentate dagli avvocati Ernesto De Angelis e Luigi Scorpio. Si torna in aula a marzo per le discussioni dei difensori di don Roncone, gli avvocati Renato Jappelli e Dario Mancino.

L'attività investigativa su Don Roncone prese il via nell'agosto 2020 quando venne sorpreso da una pattuglia di carabinieri della compagnia di Capua la notte del 14 agosto alla guida di una Madza 2 in una zona semi buia nei pressi del cimitero di Presenzano in compagnia di due ragazzi di 16 e 18 anni. Identificati i ragazzi i militari scoprirono dalla visione del cellulare di uno di loro una corrispondenza borderline tra lo stesso ed il parroco. Avviate le indagini vennero passati al setaccio i gusti sessuali dell'ex prete che prediligeva ragazzi dell'Est Europa ed africani con cui consumava rapporti sessuali in B&B dedicati a Napoli o in sale cinematografiche porno. Dai dispositivi telematici in uso a Don Roncone i carabinieri scoprirono il particolare sistema di regalie i cui destinatari erano i ragazzi che venivano coccolati per le 'particolari attenzioni' fornite a Don Roncone.

Nel corso dell'attività investigativa si scoprì una violenza compiuta nella canonica ai danni di un minorenne consistente in una palpata al sedere. Dai supporti informatici di Don Roncone venne scovato anche materiale pedopornografico.

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