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Chiedono 10mila euro di pizzo a imprenditore: tre arresti [video]

Cancello ed Arnone - Nelle prime ore della mattinata odierna, nell'ambito di un'articolata indagine coordinatadai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia,i Carabinieri del Nucleo Operativo della...

Nelle prime ore della mattinata odierna, nell'ambito di un'articolata indagine coordinatadai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia,i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe (CE) e dellaStazione di Cancello ed Arnone hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare,applicativa della custodia in carcere, emessa dall'Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli,nei confronti di Giovanni Nicolò, classe 78, di Carinola (Caserta), gravemente indiziato del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
"L'indagato - è spiegato in una nota stampa a firma del Procuratore Aggiunto Giuseppe Borrelli - già tratto in arresto lo scorso 28 aprile dai Carabinieri in Esecuzione di undecreto di fermo emesso nei suoi confronti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli,avvalendosi della forza intimidatrice determinata sul territorio dal clan dei Casalesi, aridosso delle scorse festività, avanzava reiterate richieste estorsive nei confronti di variimprenditori e commercianti della provincia di Caserta, pretendendo somme di denaro".L'odierno provvedimento segue analoga misura, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli,ed eseguita nei giorni scorsi dai Carabinieri, nei confronti di Campaniello Raffaele eNecci Franco, gravemente indiziati, a vario titolo, del reato di tentata estorsioneaggravata dal metodo mafioso. I due indagati, avvalendosi della forza intimidatrice determinata sul territorio dal clan dei casalesi, a ridosso delle scorse festività, avevano avanzato reiterate richieste estorsive nei confronti di un imprenditore della provincia di Caserta, pretendendo la somma in denaro di 10.000 euro, ed erano stati arrestati, lo scorso 22 aprile, dai carabinieri. I reati, relativi a ben 5 episodi estorsivi complessivi, erano stati commessi dagli indagati nei comuni di Cancello ed Arnone e Falciano del Massico".

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