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Cronaca Villa Literno

Estorsioni sul litorale domitio e a Villa Literno: arrestato 'o pucino', affiliato al clan di Bidognetti

Villa Literno - Nella mattinata di ieri, la Squadra Mobile di Caserta, diretta dal Vice Questore Alessandro Tocco collaborata dalla Sezione Distaccata di Casal di Principe (CE), ha tratto in arresto Zampella Roberto, alias o' pucino, nato a Villa...

Nella mattinata di ieri, la Squadra Mobile di Caserta, diretta dal Vice Questore Alessandro Tocco collaborata dalla Sezione Distaccata di Casal di Principe (CE), ha tratto in arresto Zampella Roberto, alias o' pucino, nato a Villa Literno (CE) il 12.06.1977, in quanto colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli, dovendo espiare sentenza di condanna definitiva a anni 5 e mesi 11 e giorni 2 di reclusione per associazione per delinquere di stampo mafioso.
"La condanna - è spiegato in una nota stampa della Questura di Caserta - si riferisce a condotte delittuose poste in essere da Zampella Roberto quale affiliato della "frangia liternese" del gruppo Bidognetti, disarticolata nel 2010 ad epilogo di una indagine condotta dalla Squadra Mobile di Caserta, coordinata dalla Dda di Napoli - Sot. Proc. Cesare Sirignano -, e conclusasi con la emissione da parte dell'Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Napoli di sei ordinanze di custodia cautelare che il 22 novembre 2010 colpirono, oltre allo Zampella, Setola Giuseppe, nato a Santa Maria Capua Vetere (CE) il 05.11.1970, Catena Vincenzo, alias o' scimmione, nato a Caserta il 08.11.1981; Antonucci Esterino, alias Rino biscotto, nato a Napoli il 07.03.1970; Di Raffaele Carlo, nato il 05.12.1974 ad Ipswich (Gran Bretagna) e Di Fratta Michele, alias Michelone, nato a Villa Literno (CE) il 09.03.1973"."Le indagini - continua la nota - avevano svelato una serie impressionante di estorsioni praticate dagli arrestati, tra il 2008 ed il 2009, in modo capillare e sistematico sul litorale domitio e nel comprensorio di Villa Literno (CE), individuando decine di aziende, dei settori più disparati - caseifici, pescherie, allevamenti ittici, depositi di fuochi d'artificio, imprese di costruzioni, rivendite di materiale edile, panifici, ditte di autotrasporto, rivendite di prodotti ortofrutticoli, distributori di carburante - vessate dalle pretese estorsive della frangia criminale, grazie anche al sequestro al citato Catena Vincenzo, nel corso di un normale controllo di polizia, di alcuni fogli manoscritti riportanti la contabilità del gruppo e sui quali erano annotate le denominazioni di oltre trenta aziende e l'ammontare del rateo estorsivo che periodicamente versavano. Le indagini appuravano anche che gli esattori del clan si presentavano alle loro vittime in nome e per conto del boss Giuseppe Setola, pretendendo "per gli amici" somme variabili dai 1000/1500 ai 10mila euro, secondo il giro d'affari e la floridezza economica delle aziende, e che i ratei estorsivi dovevano essere versati alle canoniche scadenze di Natale, Pasqua e Ferragosto. Il 50% delle somme incassate, poi, veniva consegnato a Setola, almeno sino al suo arresto. Zampella Roberto da giorni non viveva presso la sua abituale dimora di Villa Literno (CE) ma aveva affittato un bungalow in un residence del litorale domitio, tra Castel Volturno ed Ischitella, evidentemente per sottrarsi all'arresto.Infatti, al momento del fermo da parte dei poliziotti, l'uomo aveva con se alcuni bagagli che stava trasferendo presso il suo rifugio".

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