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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Aveva creato monopolio pubblicita' cartelloni pubblicitari: arrestato 52enne

Caserta - Nella serata di ieri, a Frignano, a seguito di prolungati servizi di osservazione e pedinamento, la Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vice questore dr. Alessandro Tocco ha arrestato il pregiudicato Manno Giuseppe, 52enne di Frignano...

Nella serata di ieri, a Frignano, a seguito di prolungati servizi di osservazione e pedinamento, la Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vice questore dr. Alessandro Tocco ha arrestato il pregiudicato Manno Giuseppe, 52enne di Frignano, affiliato al clan dei casalesi-gruppo Bidognetti.L'uomo era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli a seguito di una condanna definitiva a 6 anni ed 11 mesi di reclusione per associazione mafiosa, estorsione e illecita concorrenza, delitti aggravati dal metodo mafioso e dal fine di agevolare il clan di stampo mafioso denominato "dei casalesi".
"Secondo le indagini - è spiegato in una nota stampa della Questura di Caserta - coordinate dalla Procura Antimafia di Napoli, Manno Giuseppe, già ritenuto contiguo al clan Bardellino, insieme ad altri quattro affiliati, tra il 2006 ed il 2007, al fine di procurare un ingiusto profitto a due società operanti nel settore pubblicitario a loro riconducibili (la "Officina Designer", con sede legale a Frignano, e la "Essegi Consulting", con sede legale a Benevento), poneva in essere ripetuti atti intimidatori nei confronti di numerose ditte operanti nel campo della cartellonistica pubblicitaria al fine di monopolizzare lo specifico settore, eliminando così la concorrenza ed alterando le naturali logiche di mercato. In particolare, il gruppo, al fine di acquisire e mantenere il controllo sull'attività imprenditoriale di affissione della pubblicità sul territorio della Provincia di Caserta, avvalendosi del metodo camorristico, imponeva alle ditte concorrenti a non operare nella provincia e comunque entro i limiti territoriali controllati dal clan di riferimento, al fine di favorire le imprese ad esso contigue e quindi agevolare l'attività del medesimo sodalizio criminale". "Dalle indagini - contunua il comunicato - suffragate anche dalle testimonianze delle vittime, emerse che gli indagati, proprio per favorire le ditte operanti nel settore pubblicitario riconducibili al gruppo Bidognetti, una delle quali aveva come amministratore proprio Manno Giuseppe, avevano posto in essere ripetuti atti di intimidazione nei confronti dei concorrenti, con tale protervia criminale che, a partire dall'ottobre 2006, in breve tempo, erano state sbaragliate ed estromesse dal mercato tutte le altre aziende concorrenti. In alcune circostanze le minacce erano state rivolte anche agli operai delle ditte concorrenti addetti all'affissione, costretti talvolta ad interrompere il loro lavoro e, in un caso, anche aggrediti fisicamente. Neppure le denunce avevano arrestato le condotte criminose del clan, infatti le minacce erano state rivolte anche al coraggioso amministratore di una delle imprese vessate, affinché ritrattasse le dichiarazioni rilasciate alle forze dell'ordine circa l'appropriazione indebita dei suoi cartelloni pubblicitari. Inoltre, le indagini appuravano che il gruppo criminale aveva imposto ad alcune delle aziende concorrenti la cessione a titolo gratuito dei propri impianti di cartellonistica, impadronendosi dei cartelloni pubblicitari sui quali avevano sostituito le targhette identificative con autoadesivi con la scritta di inesistenti società".Manno Giuseppe, e gli altri correi, per tali fatti, nel 2007, erano stati già arrestati in esecuzione di un Decreto di Fermo emesso dalla D.D.A. di Napoli.

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