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Camorra, arrestate 9 persone vicine al clan Belforte: sequestrato complesso residenziale del valore di 16 mln di euro [video]

Marcianise - In data odierna, ufficiali e agenti di polizia giudiziaria del Comando Provinciale della Guardiadi Finanza di Caserta, compagnia di Marcianise, dei Carabinieri del Comando Provinciale diCaserta e della Squadra Mobile della Questura di...

In data odierna, ufficiali e agenti di polizia giudiziaria del Comando Provinciale della Guardiadi Finanza di Caserta, compagnia di Marcianise, dei Carabinieri del Comando Provinciale diCaserta e della Squadra Mobile della Questura di Caserta, hanno dato esecuzioneall'ordinanza di custodia cautelare in carcere e di arresti domiciliari emessa dall'UfficioG.I.P. del Tribunale di Napoli, nei confronti di nove indagati, su conforme richiesta deimagistrati della Direzione Distrettuale Antimafia , nei confronti di diversi imprenditori dellaprovincia di Caserta tra i quali Grillo Angelo, già detenuto al regime di cui all'art. 41 biso.p. per il delitto di concorso esterno nella associazione camorristica denominata clanBelforte.
Le indagini, nell'ambito delle quali risultano indagate anche altre 13 persone, hanno permessodi acquisire gravi indizi dei reati, commessi dal 1995 al 2010, di riciclaggio, reimpiego diingenti somme di denaro nonché fittizia intestazione di beni, tutti aggravati dalla finalità diaver agevolato il gruppo camorristico dei Belforte operante in Marcianise (conosciutianche come "Mazzacane").
"L'operazione - è spiegato in una nota stampa dela Dda a firma del Procuratore Aggiunto Giuseppe Borriello - ha evidenziato come il clan dei Belforte, nonostante i diversi arresti esequestri patrimoniali subiti negli ultimi anni, abbia ancora la capacità di rigenerarsieconomicamente ed essere ancora pienamente operativo sul territorio.
L'ennesimo colpo al clan camorristico è stato possibile anche grazie all'apporto di varicollaboratori di giustizia che hanno disvelato, con puntuali e precisi riferimenti edichiarazioni convergenti , l'enorme volume di investimenti effettuati dai Belforte neidiversi settori dell'economia apparentemente "sana", primo fra tutti quello dell'edilizia.Proprio in quest'ultimo campo che il clan ha posto in essere condotte illecite più consistenti,attraverso il reimpiego di massicce risorse economiche illecite derivanti dalle più disparateattività criminali,in vaste speculazioni edilizie realizzate con la compiacenza di imprenditoricollusi e politici corrotti".
"Le investigazioni - prosegue la nota - eseguite con perfetto coordinamento e divisioni di ruoli in maniera minuziosa dalle tre forze di polizia attraverso attività di pedinamento ed osservazione epenetranti attività tecniche hanno consentito di individuare a Marcianise, in località Macello,un imponente complesso residenziale, denominato "Centro Direzionale Vanvitelli,direttamente riconducibile a soggetti vicini clan Belforte. L'intervento edilizio, finanziato illecitamente fin dall'inizio dagli esponenti apicali del clan, fra i quali i fratelli Domenico e Salvatore Belforte, è stato attuato attraverso l'acquisizione e la demolizione di un vecchio opificio dismesso dalla società "Cavilfratta S.r.l.", interamente sostituito dal nuovo ed imponente complesso immobiliare".
Gli accertamenti effettuati avrebbero inoltre consentito di acclarare plurime condotte di rilasciodi illegittime autorizzazioni edilizie, ad opera di tecnici e professionisti compiacenti chehanno consentito l'esecuzione dell'opera edilizia.
Il massiccio utilizzo dei proventi illeciti del clan è stato accertato anche attraverso ilmonitoraggio di decine e decine di conti correnti intestati sia alle persone fisiche che allesocietà coinvolte nella realizzazione dei lavori e Vicini al clan Belforte.
La delicata e difficile situazione in cui verte il clan, a seguito dei numerosi pentimenti diesponenti di spicco, che ne hanno minato dall'interno l'equilibrio affettivo economico, hadeterminato il sodalizio criminale ad operare diverse alienazioni di immobili per eludere laconfisca dei reimpieghi del patrimonio illecito in particolare la vendita di alcuni locali, facentiparte del complesso "Venvitelli"."Tutti gli indagati - concludono i magistrati antimafia - sono stati oggetto di meticolosi accertamenti patrimoniali e finanziari chehanno dimostrato la loro incapienza reddituale in relazione agli investimenti effettuati.L'attività investigativa si è conclusa, oltre che con l'esecuzione delle ordinanze di cui sopra,anche con il sequestro preventivo di 213 tra appartamenti, garage e locali commerciali tuttifacenti parte del Centro Residenziale Vanvitelli e di le unità immobiliari, 19 rapportibancari, 2 società, 8 quote societarie,tutte riconducibili ai patrimoni personali degli indagatiper un valore complessivo stimato in circa sedici milioni di euro". Di seguito i nominativi dei Magistrati che hanno coordinato le attività di indagine dell'odierna operazione eseguita congiuntamente a personale della Questura di Caserta e della Guardia di Finanza: Dott. Colangelo Giovanni, Procuratore Capo; Dott. Borrelli Giuseppe, Procuratore aggiunto; Dott. Giovanni Conzo, sostituto Procuratore; Dott. Landolfi Luigi Sostituto Procuratore; Dott. Annamaria Lucchetta sostituto Procuratore.

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