rotate-mobile
Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Dia e carabinieri eseguono nuova confisca di beni agli eredi di Dante Passarelli: appartamenti, fabbricati, auto e terreni

Santa Maria Capua Vetere - In data odierna, nell'ambito di un'articolata attività coordinata dalla Direzione DistrettualeAntimafia della Procura della Repubblica di Napoli, la DIA di Napoli e i Carabinieri delReparto Operativo del Comando...

In data odierna, nell'ambito di un'articolata attività coordinata dalla Direzione DistrettualeAntimafia della Procura della Repubblica di Napoli, la DIA di Napoli e i Carabinieri delReparto Operativo del Comando Provinciale di Caserta stanno eseguendo unprovvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere - SezioneMisure di Prevenzione nei riguardi degli eredi di Dante Passarelli, riferimento economico-finanziario dell'organizzazione camorristica dei Casalesi.
Quest'ultimo morì il 4 novembre 2004, cadendo, in circostanze non chiare, da una terrazzapriva di recinzione, proprio mentre si avviava a conclusione innanzi alla Corte di Assise diS.M. Capua Vetere il processo cd. "Spartacus 1" nei confronti dei principali esponenti delsodalizio e dello stesso Dante Passarelli.I beni caduti oggi in confisca furono valutati all'epoca del sequestro. avvenuto l'8.4.201Ocirca 700 milioni di euro.
Il provvedimento di confisca emesso dal Tribunale Sammaritano ha dato attuazione a unadisposizione legislativa introdotta nel settembre del 2011 che ha esteso la possibilità dellaconfisca di prevenzione dei patrimoni illeciti anche all'epoca successiva alla morte dellapersona ritenuta socialmente pericolosa, quando la proposta sia avanzata nei riguardi deisuccessori entro il termine di cinque anni dal decesso.Nel corso del procedimento, avviato nel giugno del 2010, venne anche sollevata laquestione di legittimità costituzionale della suddetta disposizione di legge. La CorteCostituzionale, tuttavia, ne sancì l'infondatezza e, in parte, l'inammissibilità.
La confisca che la DIA e i Carabinieri stanno eseguendo rappresenta l'ultimo atto di unavicenda iniziata con il sequestro preventivo eseguito a carico di Passarelli Dante nelprocedimento "Spartacus 1" e si è giovata delle acquisizioni investigative e di quelledibattimentali emerse nel corso del processo. In tale sede fu evidenziato - attraversonumerose dichiarazioni provenienti dai collaboratori di giustizia (tra i quali, CarmineSchiavone, Dario De Simone, La Torre Augusto, Ferrara Raffaele, Frascogna Domenico ealtri), verifiche documentali e intercettazioni telefoniche - l'esistenza di uno stabile rapportotra Passarelli Dante e l'organizzazione dei Casalesi, specie nel settore del reimpiego deicapitali di provenienza illecita.
In particolare, la misura cautelare reale riguardava le società IPAM (con annessozuccherificio, uno dei più importanti in Italia negli anni 90) e la società "ImmobiliareBellavista", all'interno delle quali erano inseriti centinaia di beni immobili, tra cuiappartamenti, fabbricati e terreni e l'azienda agricola "Balzana" (ex Cirio) dell'estensione dicentinaia di ettari, nel cui acquisto, negli anni '90, intervenne l'organizzazione criminale deiCasalesi per una cospicua parte. Il decesso del Passarelli determinò, nel processoSpartacus 1, la dichiarazione di estinzione del reato e la conseguente, necessitata revocadel sequestro dei beni, con l'escIusione di quelli riconducibili direttamenteall'organizzazione dei Casalesi.
Il ruolo di fiduciario deli 'organizzazione camorristica svolto da Passarelli Dante determinòla Corte di Assise di S.M.C.V. a disporre, con la sentenza del 15 settembre 2005, laconfisca di due terreni e dei 2/3 del complesso agricolo "La Balzana", acquistati dalPassarelli nell'ambito di operazioni d'investimento immobiliare compiute nell'interesse delgruppo criminale dei casalesi. L'azienda agricola " La Balzana", peraltro, era statafrequentemente utilizzata dai vertici del sodalizio criminale come base logistica perospitare latitanti o per spedizioni di morte nei territori circostanti Cancello e Arnone.
I beni confiscati sono i seguenti: n. 3 Società e relative quote per l'intero capitale sociale; n. 126 immobili suddivisi in appartamenti, fabbricati e magazzini; n. 24 posti auto;n. 51 autorimesse; n. 58 terreni.
Gli accertamenti patrimoniali effettuati dalla DIA e dai Carabinieri di Caserta hannoconsentito di aggiornare il quadro economico della famiglia Passarelli e verificare lasproporzione tra i redditi dei familiari del Passarelli e l'immenso patrimonio accumulatonegli anni 80 e 90.La confisca disposta dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere - Sezione "Misure diPrevenzione", che ha accolto in pieno la richiesta del P.M. presso questa DDA, riguarda,quindi, beni immobili, tra cui appartamenti, fabbricati e terreni ed il rimanente terzo dellatenuta "La Balzana" è stato effettuato a carico della moglie e dei figli del Passarelli.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dia e carabinieri eseguono nuova confisca di beni agli eredi di Dante Passarelli: appartamenti, fabbricati, auto e terreni

CasertaNews è in caricamento