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Cronaca

Sabato 1 marzo ritornano le 9 ore per la vita contro laborto

Caserta - Ritornano le 9 ore di preghiera per la vita. Dopo il successo dei mesi scorsi, sabato 1 marzo, dalle ore 9.30 anche a Caserta si terrà la manifestazione nazionale "9 ore per la vita". L'evento, che si svolgerà contemporaneamente in tutta...

Ritornano le 9 ore di preghiera per la vita. Dopo il successo dei mesi scorsi, sabato 1 marzo, dalle ore 9.30 anche a Caserta si terrà la manifestazione nazionale "9 ore per la vita". L'evento, che si svolgerà contemporaneamente in tutta Italia, presso gli ospedali di ventuno province italiane ( Aosta, Torino, Genova, Milano, Trento, Vicenza, Trieste, Piacenza, Firenze, Perugia, Ancona, Padova, Roma, Campobasso, Pescara, Potenza, Foggia, Cosenza, Catania Cagliari e Caserta) si avvale del sostegno morale del Direttore dell'Ufficio Pastorale della Salute don Antonio Iazzetta e delle associazioni NO194, Alleanza Cattolica e Rinnovamento dello Spirito. Dopo le presenze presso le parrocchie del Buon Pastore e di San Benedetto, grazie ai parroci don Antonello Giannotti e don Antonio Di Nardo, il movimento No194, guidato a livello provinciale dal preside Paolo Mesolella, ritorna davanti alla clinica Sant'Anna di Caserta per sensibilizzare i cattolici (e non solo) sul dovere morale, oltre che sociale, di difendere la vita dall'aborto. "L'appuntamento – spiega Mesolella – è particolarmente significativo se si pensa ai 6 milioni di concepiti (secondo i dati ufficiali ministeriali) che non sono nati perché soppressi dall'entrata in vigore della legge 194. Un legge che d'altra parte non ha eliminato la piaga degli aborti clandestini che, solo in Italia sono oltre 30 mila all'anno (vedi scandalo Villa Gina). A dimostrazione del fatto che la legalizzazione dell'aborto non ha per nulla sconfitto la piaga della clandestinità, ma ha aggiunto ad essa, un altro male legalizzato. L'aborto, del resto non è privo di oneri per lo stato se si pensa che è gratis per le donne che devono abortire, ma costa anche 5 mila euro per i contribuenti. Diceva Don Benzi: "Ho trovato il modo per far cessare gli aborti in tutta Italia: andare a pregare di fronte agli ospedali. Noi dobbiamo rendere pubblico quello che avviene nel silenzio degli ospedali". Un appello quello di don Benzi che è stato colto dal movimento referendario "No194″(diventato anche Associazione con oltre 25 mila iscritti, il cui unico scopo è quello di difendere la vita umana dal suo concepimento. Il Movimento No194, in particolare, oltre ad avere referenti in tutta Italia, ha un proprio portale on line all'indirizzo www.no194.org. "L' iniziativa – spiega ancora il preside Mesolella – non è finalizzata alla sola denuncia del fenomeno dell'aborto o della legge 194/1978 che lo disciplina nel nostro ordinamento, ma è diretta alla revisione della stessa legge per via referendaria".

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