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Catturato latitante clan dei casalesi sfuggito a 'Operazione Normandia 2'. Arrestato anche autista per favoreggiamento

Caserta - Nel prosieguo delle indagini relative all'arresto del latitante Verde Alberto, operato ieri mattina a Pozzuoli, gli agenti diretti dal vice questore Alessandro Tocco della squadra mobile di Caserta, hanno tratto in arresto anche Licari...

Nel prosieguo delle indagini relative all'arresto del latitante Verde Alberto, operato ieri mattina a Pozzuoli, gli agenti diretti dal vice questore Alessandro Tocco della squadra mobile di Caserta, hanno tratto in arresto anche Licari Baldassare di anni 44, ritenuto responsabile di favoreggiamento aggravato dall'art. 7 della legge 241/90, in quanto favoriva la latitanza del Verde Alberto, ritenuto affiliato al clan dei casalesi.
La cattura del predetto verde è avvenuta verso le ore 01,00 circa di ieri notte, allorquando gli agenti, coordinati sul posto dal vice questore Mario Grassia intercettavano un'autovettura Audi Q5, alla cui guida veniva poi identificato il citato Licari Baldassare, mentre sul sedile passeggero, veniva notato e riconosciuto il latitante Verde Alberto.Subito bloccati i due venivano sottoposti a perquisizione personale, che consentiva di rinvenire e sequestrare sulla persona del Verde Alberto, la somma in contanti di euro 7.000,00.
In questo contesto, il verde alberto, tentava di sottrarsi alla cattura, esibendo al personale operante una patente di guida falsificata, sulla quale risultava apposta la sua foto, ma intestata a terza persona. Poiché il Verde Alberto forniva false generalità, veniva sottoposto a rilievi foto segnaletici che consentivano di far riscontrare, senza ombra di dubbio, che la persona fermata era proprio il latitante Verde Alberto.Il Licari Baldassare, con vari precedenti di polizia, veniva arrestato per il reato di favoreggiamento personale con l'aggravante dell'art. 7 della legge 241/90 e sarà sottoposto a procedimento penale per direttissima.
Verde Alberto, dopo le prassi di rito, veniva associato presso la casa circondariale di Secondigliano-Napoli, in esecuzione del sopra indicato provvedimento restrittivo, e contestualmente denunciato alla procura della repubblica presso il tribunale di Napoli, anche per il reato di ricettazione della patente di guida falsificata e per sostituzione di persona.

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