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Camorra, terremoto giudiziario a Villa di Briano: indagato il sindaco Magliulo e arrestato il fratello funzionario del Comune

Villa di Briano - Dalle prime ore dell'alba i Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, coordinati dalla DDA di Napoli, stanno dando esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere...

Dalle prime ore dell'alba i Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, coordinati dalla DDA di Napoli, stanno dando esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 indagati, affiliati al clan "dei Casalesi - fazione IOVINE". Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, turbativa d'asta, abuso d'ufficio, estorsione, truffa, incendio doloso, corruzione, concussione, peculato, con l'aggravante del metodo mafioso. Coinvolti anche imprenditori e Pubblici Amministratori del Comune di Villa di Briano. Al centro dell'inchiesta, appalti di opere pubbliche a Villa di Briano assegnati a imprese "amiche" del clan. Tra gli arrestati, due imprenditori e un ragioniere dipendente del Comune. Tre persone hanno gia' precedenti per associazione a delinquere di stampo mafioso. A uno degli indagati la misura cautelare e' stata notificata in carcere perché detenuto. Nella mattinata gli approfondimenti.
L'attività concernente l'esecuzione dei 7 provvedimenti cautelari effettuata dal Reparto Operativo dei Carabinieri di Caserta è stata coordinata dai Magistrati: Antonello Ardituro, già DDA Napoli, Magistrato presso il CSM; Antonio D'Amato, già DDA Napoli, Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere; Cesare Sirignano DDA Napoli, con imminente incarico presso la DNA di Roma; Catello Maresca DDA Napoli; Giuseppe Borrelli Procuratore Aggiunto DDA Napoli area Napoli e Caserta; Giovanni Colangelo Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Napoli.
Secondo i magistrati della Dda, il fratello del sindaco di Villa Di Briano Dionigi Magliulo, Nicola, sarebbe stato a disposizione del boss Antonio Iovine, ex boss del clan dei Casalesi, oggi pentito, e della sua organizzazione. Attraverso alcuni intermediari avrebbe fornito notizie riservate sugli appalti prima della pubblicazione del bando di gara, assicurando inoltre la rapida emissione dei mandati di pagamento da parte dell'amministrazione comunale per prestazioni fornite da ditte legate al clan. Nicola Magliulo, funzionario dell'ufficio tecnico, è stato arrestato dai carabinieri assieme ad altre sei persone. Lo stesso sindaco è indagato in stato di libertà.
Tra le persone arrestate oltre al fratello del sindaco, ritenuto il "braccio di Iovine" nel Comune, il cugino dell'ex boss Renato Caterino, titolare di un'impresa dell'alto Casertano; Nicola Coppola, secondo gli inquirenti braccio imprenditoriale di Antonio Iovine e altre persone ritenute affiliate al clan.

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