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Servire non servirsi

Servire non servirsi

A cura di Giuseppe Simeone

Nessun bambino nasce delinquente

La splendida storia scritta da don Luigi Merola, gli educatori e i volontari della Fondazione di recupero minorile “A’ Voce d’’e Creature”

Sentiamo sempre più spesso notizie di minori che delinquono. Forse questo fenomeno si accentua nelle grandi metropoli da nord al sud dell’Italia ma non è escluso dalle piccole comunità. Quello che è certo invece è che ci dobbiamo tutti interrogare quando dei minori sono vittime o autori di brutte storie di cronaca. Troppo spesso in alcuni quartieri mancano dei servizi e delle strutture pronte per accoglierli e non hanno altri posti dove andare.

Le storie però non sono solo negative ma anche positive e belle come quella che oggi voglio raccontare. Vi racconto di una storia che anche io contribuisco a scrivere insieme a don Luigi Merola, agli educatori e a tanti volontari. Una splendida realtà che dopo la morte di Annalisa Durante è nata a Napoli. Nel quartiere Arenaccia nel 2007 viene inaugurata la Fondazione di recupero minorile “A’ Voce d’’e Creature”. Nessun bambino nasce delinquente è il motto di questa onlus. Un’oasi nel deserto in cui ogni giorno vengono accolti gratuitamente circa 150 – 200 bambini del quartiere. Il nome della fondazione che gestisce un bene confiscato alla criminalità organizzata prende vigore dalla canzone di Pino Daniele. Qui dove prima c’era il leone del boss oggi tanti bambini studiano e giocano felici lontani dai pericoli della strada. Il Presidente don Luigi Merola e la sua squadra di educatori, professionisti, volontari, docenti in pensione e tanti altri amici ogni giorno scrivono storie di impegno quotidiano, di solidarietà di recupero di luoghi dove prima c’era il male e dove oggi trionfa il bene.

Il primo scopo della fondazione è il recupero dei percorsi scolastici e quindi il contrasto alla dispersione scolastica. Dopo aver fatto i compiti i bambini si dedicano nei vari giorni della settimana ai laboratori che vengono portati avanti in fondazione: danza, batteria, informatica, teatro, giornalino, decoupage e calcio. In fondazione è stato inaugurato anche il forno della legalità, un laboratorio di arti bianche dove viene insegnato il mestiere di pizzaioli ai ragazzi sottratti alla strada o con i genitori in carcere.

Questa è la Napoli che impara un mestiere per non delinquere. Qui si impara a diventare maestri pizzaioli per abbandonare la strada e trovare un lavoro. Napoli non è solo baby gang e paranze. Napoli è anche fatta di eccellenze come questa fondazione. Come dice sempre il presidente don Luigi la camorra si combatte non con le chiacchiere ma dando delle opportunità, non basta fare domande e parlare ma bisogna dare anche delle risposte come sta facendo la fondazione nata quindici anni fa.

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