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Servire non servirsi

Servire non servirsi

A cura di Giuseppe Simeone

Impegniamoci sempre per la pace

A Capua l’Istituto “Fieramosca-Martucci” ha organizzato la 2^ edizione della Marcia per la Pace

Lunedì 22 maggio alle 9,30 dalla sede centrale di via Porta Fluviale guidato dalla dirigente Antonella Spadaccio è partito un corteo di oltre 400 persone. La "Fiaccola della Pace" è stata accesa e portata alla testa del corteo da una piccola alunna Ucraina. Alunni, docenti, rappresentanti di Istituzioni e associazioni hanno marciato per le strade della città di Capua; arrivati nel cortile della scuola primaria di Porta Napoli grazie alla preziosa collaborazione dell'attivista Agnese Ginocchio e del Comandante del Nucleo Investigativo Gruppo Carabinieri Forestale di Caserta Marilena Scudieri, sono stati piantati un ulivo della pace e un leccio. Don Gianni Branco ha benedetto le piante messe a dimora dagli alunni dell’Istituto Comprensivo. Presenti i collaboratori e le collaboratrici della dirigente scolastica, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Capua Paolo Minutoli, Marisa Giacobone vicesindaco della città di Capua, Savino Compagnone ed i suoi collaboratori della cooperativa città Irene onlus accompagnati dai beneficiari del progetto SAI, l’avvocato Giuseppe Simeone, coordinatore di molteplici iniziative sulla legalità.

La Marcia della Pace

Durante la manifestazione della "Fiaccola della Pace" è stato piantato l'albero della pace, simbolo di questa mobilitazione. È il monumento vivo, sempreverde, simbolo della vita che mai muore, dedicato alla memoria di tutti i caduti e delle vittime delle guerre, stragi, attentati, terrorismo, criminalità, violenze e mafie; in solidarietà con il popolo Ucraino e con tutti i Paesi colpiti dalle guerre. L’Albero di ulivo è dedicato inoltre alla memoria di don Lorenzo Milani, costruttore di pace e ideatore della scuola di Barbiana. Sulla targa sono stati infine ricordati anche i giudici Falcone e Borsellino. Al termine è stato siglato il patto di impegno per la pace.

Un albero per il futuro

Un progetto nazionale per mettere a dimora un albero con i Carabinieri della biodiversità e il Ministero della Transizione Ecologica; un gesto concreto per contrastare i cambiamenti climatici e aiutare a formare un grande bosco della legalità. Un impegno che contribuirà a trattenere una grande quantità di CO 2. Gli alunni quindi hanno messo a dimora e geolocalizzato il leccio attraverso un codice identificativo e un QR code che permetterà di monitorare lo stato della pianta. Ogni albero piantato contribuirà a costituire in tutta Italia un grande bosco diffuso, fatto di specie autoctone che cresceranno aumentando la qualità ambientale. Il leccio è una delle querce più comuni nei nostri climi, ed al contrario delle altre querce ha un fogliame sempreverde. Specie tipica della macchia mediterranea, si trova comunemente sia sulle colline che in pianura, arrivando a spingersi dal livello del mare fino ad altezze elevate, in presenza di ambienti soleggiati.

La marcia per la pace a Capua

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