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Salute

Stress, vita sedentaria e cibo: triplicati i casi di diabete per il lockdown

La stima del centro L'Abetaia: in 7mila si sono aggravati in questi due mesi. Screening gratuiti per monitorare i nuovi casi: "In questo momento stiamo dalla parte della popolazione"

Vita sedentaria, stress, ripresa di cattive abitudini alimentari. Il lockdown fa sentire i suoi effetti anche per quanto riguarda il diabete. Secondo la stima del centro di diabetologia "L'Abetaia" di Casagiove, il numero di nuovi pazienti si sarebbe addirittura triplicato. Per questo è stata avviata una campagna di screening gratuito.

A rivelarlo è il responsabile del centro Giuseppe Marotta. "Prima dell'emergenza Coronavirus - spiega il medico a Casertanews - Presso il nostro centro erano censiti circa 14100 pazienti. Di questi 13mila erano 'compensati', cioè persone a cui era stato diagnosticato il diabete ma che lo avevano sotto controllo stando attenti all'alimentazione o con piccole terapie. Dopo il lockdown, però, almeno 7mila di quei pazienti sono scompensati, cioè hanno avuto un aggravamento della situazione clinica". Un numero enorme se paragonato ai circa "1000 che di solito si verificano in un anno". 

Tra le cause, come detto, ci sarebbero lo stress della quarantena, gli eccessi alimentari o la vita sedentaria: tutti effetti del lockdown. Fattori a cui si aggiunge anche il rinnovo automatico dei piani terapeutici disposto dall'Asl per evitare assembramenti. "Un piano terapeutico è come un vestito su misura - dice Marotta - Ci sono persone che si stanno curando con vecchi piani terapeutici inconsapevoli del fatto che la malattia sia andata avanti. Stanno assumendo farmaci che gli fanno più male che bene". E in qualche caso l'aggravamento ha portato anche al decesso dei pazienti. "Solo tra quelle afferenti al nostro centro in questi due mesi sono morte 35 persone per scompensi cardiologici legati al diabete", rivela.

A quelli che si aggravano vanno poi aggiunti i nuovi casi. "Si tratta di persone che avevano già il diabete ma alle quali non era stato diagnosticato perchè non avvertivano alcun sintomo - prosegue Marotta - Adesso c'è stata una vera e propria esplosione di nuovi pazienti". In numeri "a fronte dei circa 250 nuovi pazienti che si verificano in un anno stimiamo una crescita del 200%: si arriva a circa 700, almeno a giudicare dal trend di questa prima settimana di visite", rivela Marotta. 

Di qui la necessità di un monitoraggio. "Abbiamo pensato di fare consulenze ed analisi gratuite - spiega il responsabile dell'Abetaia - Riceviamo tante richieste di persone che non hanno soldi e che hanno bisogno di essere visitate. In questo momento così delicato vogliamo stare vicino alla popolazione e gratuitamente offriremo uno screening a tutte le persone che riscontrano alterazioni glicemiche". 

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