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Attualità Santa Maria Capua Vetere

“Ztl inutile senza attirare persone in città. Qui bisogna creare lavoro”

Parla Rosario Capitelli, uno dei decani dell’imprenditoria della città del Foro

E' uno dei decani del commercio di Santa Maria Capua Vetere, ha vissuto il periodo d'oro e il declino che negli ultimi decenni ha attanagliato la città ma è rimasto sulla cresta dell'onda anche grazie alla capacità di rinnovarsi e di essere precursore, con la speranza che Santa Maria Capua Vetere possa rialzarsi e tornare ad essere un punto di riferimento dal punto di vista commerciale per l'intera provincia di Caserta.

Rosario Capitelli imprenditore dal 1986 è un'istituzione nella città del Foro: "Inizio con un piccolo negozietto in via De Gasperi, una famiglia storica di commercianti. Io sfrutto il boom dei computer e quindi decido di affermarmi nel campo delle forniture per ufficio avendo clienti importanti come il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Italtel, Pierrel e tanti clienti di un certo livello. Fatturai diversi miliardi di lire in forniture. Poi tutto cambia e nella mia voglia di mettermi sempre in discussione, nel 1992 sono uno dei pionieri per i telefoni cellulari, fino poi al 2014 quando decido di investire nei pannelli fonoassorbenti".

Una scelta, quest’ultima, che nel 2014 non pare convincere tutti in famiglia: "Mia moglie solleva dubbi su questo investimento ma io gli dico, quando andiamo in un locale con i nostri figli cosa riusciamo a dirci? E lei mi fa 'niente'. Ecco, con questi pannelli possiamo parlare tranquillamente tra di noi. Noi lavoriamo dappertutto, abbiamo superato non solo i confini provinciali ma anche regionali.Certo è che a 58 anni non è facile ma fortunatamente ho il sostegno della famiglia, a cominciare proprio da mia moglie e, compatibilmente con i loro impegni, anche dei miei figli, sebbene spesso siano fuori. Forse avrei bisogno di un aiuto in più ma diciamo che il Reddito di Cittadinanza ci ha un po' disorientati".

Quando si focalizza l'attenzione su Santa Maria Capua Vetere si comprende come il commercio nella città del Foro non sia florido come un tempo: "Santa Maria Capua Vetere non è stata tutelata, mi riferisco alle attività professionali, industriali e artigianali. Per un'attività che deve vivere del commercio locale è difficile e quindi capisco le difficoltà ad investire. Basti pensare che per marchi di fascia alta, e non parlo di lusso, le aziende spesso chiedono il 'sell in' vale a dire che il rivenditore compra la merce e se la vende bene altrimenti la tiene a terra e ovviamente ciò comporta grossi rischi economici e quindi va in difficoltà. E' un problema profondo". 

Capitelli dice la sua: "Il vero progetto che una città deve avere è il lavoro perché il lavoro è la mamma di tutte le attività che possono fiorire. Vanno create zone industriali, artigianali, di logistica. Vanno create le possibilità. Abbiamo oggi un casello autostradale ma non abbiamo creato uno stallo per tir, un albergo nei pressi dell'autostrada. Manca un progetto ad ampio raggio che porta al lavoro. Che le strade siano pulite o sporche, che si organizzano eventi lasciano il tempo che trovano se non c'è lavoro. Poi i servizi sono fondamentali, a cominciare dai parcheggi. Non ci sono spazi, abbiamo un parcheggio in piazza Mazzini chiuso da anni. Per far rifiorire il commercio, considerando che il centro commerciale "Campania" è a pochi chilometri e che esiste l'e-commerce, è necessario valorizzare la nostra città che è bellissima. Servono fatti concreti oltre ai proclami. A Santa Maria Capua Vetere non ci sono più uffici, non c'è più l'Agenzia delle Entrate, le filiali delle banche chiudono per ridurre i costi. Dobbiamo far arrivare la gente ma in maniera permanente, non solo a Natale ma tutti i giorni. Nel pomeriggio se si passeggia sul corso non c'è nessuno".

Si torna a parlare di Ztl in centro. "Sono stato sempre un sostenitore dell'isola pedonale ma oggi devo dire che in parte devo dare ragione ad Antonio Prodomo. Chiudere le strade per cosa? Non ci sono più attrattori, non c'è più gente, non ci sono eventi che richiamano gente. Bisognerebbe invogliare i commercianti, ad esempio, a stare aperti la domenica mattina quando c'è il maggior flusso di passeggio per capire quali soluzioni adottare. Fare la Ztl oggi non ha molto senso se non ci sono attrattive".

I commercianti si sono però attivati per abbellire il corso: "Tutti i commercianti si sono autotassati per installare gli alberi, ho apprezzato molto l'iniziativa anche se io non ho partecipato ma solo perché di recente ho perso mia madre che lavorava con me e quindi non me la sono sentita di posizionare un albero delle feste fuori il negozio. Sono però contento di questo sforzo economico dei commercianti. E' un messaggio all'amministrazione che i commercianti sono disponibili ad investire".

Per tentare di migliorare la situazione le proposte non mancano: "Dall'amministrazione mi aspetto che si inizi a lavorare anche a piccoli progetti mirati per il commercio. Invogliare i commercianti, soprattutto i giovani, a lavorare con gli assessori per trovare il modo di far tornare le persone in città. Una Consulta dei commercianti che affianchi l'assessore al ramo, che magari potrebbe essere meno competente in questo campo, al fine di avere idee da mettere in pratica per premiare il commercio".

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