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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Casal di Principe

Da Parigi a Caserta per ‘studiare’ il recupero dei beni confiscati alla camorra

Un gruppo di 19 francesi visiterà le strutture strappate ai clan di Terra di lavoro

A partire da giovedì un gruppo di francesi composto da 19 persone è in Campania, per studiare il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Oggi, 12 aprile saranno dalle 10 a Casal di Principe a "Casa don Diana' per tutto il pomeriggio.  Per cinque giorni visiteranno aziende e case del casertano che erano in mano alla camorra ma che ora, grazie all'impegno di associazioni e cooperative sociali, rappresentano un esempio da replicare. Il gruppo, nel corso del tour della legalità, sarà accompagnato da giornalisti francesi e vede tra i partecipanti alcuni soci dell'associazione Crim'Halt, un sodalizio che tratta i temi della lotta alle mafie e alla corruzione con sede a Parigi; un funzionario del ministero dell'Interno francese e un sindaco di un paese della Corsica. Il viaggio è all'interno di un progetto finanziato dalla Comunità Europea tramite il programma Erasmus+ e ha come obiettivo quello di far approfondire a queste persone, il tema del riutilizzo sociale dei beni comuni e dei beni confiscati in provincia di Caserta.

Dalla cioccolateria 'Dulcis in fundo' di Casal di Principe, nata in un bene confiscato in via Baracca a 'La forza del Silenzio', associazione per persone autistiche nata nell'ex casa di Francesco Schiavone alias Sandokan, in via Bologna. Dalla cooperativa Al di là dei sogni di Maiano di Sessa Aurunca i cui cooperatori sono riusciti a trasformare un bene confiscato al clan Moccia, completamente abbandonato in un punto di riferimento per l'agricoltura biologica ed i percorsi riabilitativi, non solo sanitari. E poi Castel Volturno al pub 'Bambusa' per toccare con mano l'esperienza antiracket e all'associazione Jerry Essan Masslo. In programma la visita in beni comuni restituiti alla collettività come la 'Tipicheria' all'interno del Teverolaccio di Succivo e la 'Fattoria fuori di zucca' che è riuscita a recuperare una parte del parco della Maddalena, ex manicomio civile di Aversa.

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