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Lavori fermi da 2 mesi: la villetta resta chiusa ma il Comune continua a pagare il fitto

Interrogazione sottoscritta dall'intera minoranza al sindaco ed all'assessore Marzo

I lavori sono fermi da due mesi ma il Comune continua a pagare il canone di fitto all'Istituto Diocesano di Sostentamento del Clero, da mille euro al mese, per la villetta di San Clemente. E' questa la situazione messa nero su bianco in un'interrogazione al sindaco Carlo Marino ed all'assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Marzo presentata dal consigliere Paolo Santonastaso e sottoscritta da tutti i 12 consiglieri che compongono la minoranza nel parlamentino cittadino. 

Secondo quanto si apprende, la villetta è stata oggetto di un finanziamento da circa mezzo milione di euro per lavori di riqualificazione. Interventi per i quali c'è stata l'aggiudicazione definitiva. I lavori sarebbero fermi da due mesi con un doppio risultato negativo: da un lato la piazzetta resta interdetta ai cittadini dall'altro Palazzo Castropignano continua a pagare per il fitto dell'area. 

"Tale interrogazione ha la firma di tutti i dodici Consiglieri di minoranza, i quali a prescindere dai partiti o movimenti di appartenenza politica hanno ritenuto di condividere questa battaglia, e di questo sono a loro grato - evidenzia Santonastaso - Al centro abbiamo messo tutti il bene della comunità casertana e, nel particolare, di una periferia, quella di San Clemente, che, come altre, è stata completamente abbandonata nel corso degli anni dall’Amministrazione targata Marino, chiedendo chiarezza sulla vicenda. Nel merito, con l’odierna interrogazione abbiamo chiesto all’Assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Marzo ed al Sindaco Carlo Marino le ragioni per cui i lavori sono stati interrotti ed entro quanto tempo verranno ripresi ove si continuasse a ritenere la legittimità delle opere deliberate, o entro quanto tempo verrà ripristinato lo status quo ante della piazza, consentendo ai cittadini di poterne liberamente usufruire ove, invece, si ritenesse, per le ragioni sollevate o per altre, illegittimo l’iter amministrativo conclusosi con l’approvazione degli stessi. Abbiamo anche rappresentato - prosegue l'esponente di Fratelli d'Italia - che l’ingiustificata chiusura dell’area sta già arrecando gravi danni ai cittadini casertani sia sotto il profilo sociale, per non poter usufruire di uno spazio destinato ad essere aperto al pubblico, sia sotto il profilo strettamente economico, in quanto il Comune sta continuando a corrispondere all’Istituto Diocesano, proprietario dell’area, l’importo di euro mille al mese in base al contratto di locazione vigente", conclude.

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